Attenzione, ecco cosa succede se superi il prelievo massimo bancomat

Siamo oramai circondati dal mondo dei pagamenti digitali, concetto che è nato alcuni decenni fa ma con l’arrivo del 21° secolo e con le tecnologie che poi si sono “raffinate” pagare senza usare monete o banconote è divenuto molto più di un’opzione. Il Bancomat definisce in modo generico qualsiasi forma di pagamento digitale con carta nel nostro paese ed è regolamentato come per ogni struttura di questo tipo da alcuni massimali come il prelievo massimo, che per il bancomat è regolamentato in modo preciso da una soglia.

Ma a cosa corrisponde questo valore, nello specifico? E cosa succede se si supera il prelievo massimo del bancomat?

Proviamo a capirlo con qualche esempio pratico, evidenziando in anticipo che questo termine è effettivamente abbastanza difficile da raggiungere.

A quanto ammonta il prelievo massimo bancomat? E cosa succede se lo superiamo?

Siamo infatti arrivati in un contesto in cui i pagamenti digitali sono sufficientemente evoluti da rendere il contante se non totalmente obsoleto quantomeno “non sempre adottabile” per i pagamenti effettivi. Il contesto è infatti portato a ridurre anche in Italia, così come in tante altre realtà europee la circolazione di denaro “fisico” che è problematico soprattutto per una questione di sicurezza e per ridurre la presenza di evasione fiscale, un problema conosciuto che spesso viene portato alla presenza proprio dal contante.

Se ogni banca e ATM definito ha una forma di limite giornaliero di denaro prelevabile al giorno, che è orientativamente portato a trovarsi tra i 250 ed i 1000 euro, il discorso si applica in maniera diversa e “generale” per quanto riguarda l’ambito mensile che identifica un limite specifico: in Italia infatti non ci sono ripercussioini fino a 10 mila euro mensili prelevati da qualsiasi forma di sportello bancario o postale, il concetto si applica in modo generale.

Oltre questo limite la banca o il circuito utilizzato è obbligato da parte di regolamentazioni verso lo stato ad informare della situazione l’UIF, ovvero all’Unità di Informazione Finanziaria che attraverso una segnalazione porta di fatto lo stato ad investigare sulla natura e sulla motivazione pratica di tali prelievi così consistenti che può anche portare in casi estremi con reati particolari al blocco del conto o al pagamento di multe salate.

Tutto questo serve a ridurre ed eliminare il concetto di riciclaggio di denaro che come detto fa ricorso proprio al contante molto meno tracciabile dei pagamenti digitali. Si tratta però di una soglia abbastanza alta che si applica tra l’altro in un contesto mensile.

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