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Attenzione alla pianta di mirtillo: ecco cosa accade se…

Il termine “frutta” definisce tutte le piante che in qualche modo producono e sviluppano naturalmente delle sezioni impiegate dalle forme animali, esseri umani inclusi come alimentazione. E per arrivare a sopravvivere in un contesto anche particolare, alcune tipologie si sono dovute adattare anche a contesti rigidi, come i frutti di bosco, categoria di cui fanno parte anche i mirtilli. La pianta di mirtillo è infatti “abituata” a sopravvivere in contesti mediamente freddi ma con un po’ di attenzione può essere senz’altro coltivata nell’ambito casalingo.

E’ però una pianta che necessita di alcune attenzioni particolari, pur essendo mediamente adattiva.

Coltivandola in casa o in giardino è bene conoscere questa particolare rapprsentante dei frutti di bosco prima di addentrarsi alla sua coltivazione.

Coltivare la pianta di mirtillo, ecco come devi fare

pianta di mirtillo

La parola mirtillo identifica in realtà varie sotto categorie, la più comune in Europa è definita mirtillo nero, formalmente delle piante di carattere arbustivo, del gruppo dei rovi, che sviluppano bacche in periodi specifici dell’anno.

E’ una pianta molto interessante e resistente ai climi rigidi, e per questo può essere più facile trovare mirtilli al supermercato o presso i mercati ortofrutticoli durante il periodo autunnale o invernale.

E’ possibile coltivarlo con un certo successo in giardino o anche in vaso, anche se è bene partire da una pianta giovane, perchè la prima forma di crescita non sviluppa arbusti produttivi prima di qualche mese. Ed è una pianta che ha bisogno di un ph poco acido, al massimo non superiore ad una quota di 5,5. Si adatta bene ai contesti, ma per produrre frutti, condizione che può essere senz’altro agevolata da un numero di ore superiore alle 400 all’anno durante il quale la pianta deve trovarsi in una condizione di freddo o comunque a temperature non superiori a 10 gradi: la fruttificazione per essere effettiva va infatti considerata come una risposta della pianta all’ambiente rigido.

E’ bene quindi utilizzare un terriccio specifico per acidofile, privilegia una pacciamatura naturale ed è una specie a crescita lenta, come detto tende a fruttificare solo nei mesi più freddi dell’anno ed ha bisogno di una discreta, ma non troppo invasiva potatura durante i mesi interlocutori, quindi primavera ed autunno: bisogna provvedere con l’eliminazione tramite taglio dei rami secchi e “inutili” per la pianta, utilizzando però guanti e cesoie.

Bisogna quindi armarsi di pazienza, ricordando che il sole diretto la fa seccare rapidamente, in estate è bene tenerla a mezz’ombra.

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