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Attenzione a questa pasta, contiene insetti: ecco le marche a rischio

E’ sempre interessante sapere quanto la cultura italiana sia costituita da tutto un insieme di tradizioni e di abitudini di mista provenienza. Si tratta certamente di un fenomeno che esiste anche in altre nazioni ma forse davvero in poche come l’Italia: il cibo, infatti, in particolar modo quello legato alla pasta fa sempre discutere, ricordando una questione recente di quella sviluppata con la farina di grillo che ha scatenato delle vere e proprie proteste rilevanti.

Ma come in tantissimi altri alimenti, anche nella pasta possono svilupparsi degli insetti. In quali condizioni capitano, ed in quali marche di pasta sono state trovate delle categorie di piccoli animali di questo genere? Trattandosi di prodotti farinacei, parlando di elementi come la pasta, vediamo che vanno concepiti, prodotti ed anche conservati in modo specifico al fine di evitare la proliferazione degli stessi insetti.

Il tema degli insetti e della pasta da sempre scaturisce un notevole fastidio se non un disgusto totale, anche se esistono diverse culture che concepiscono gli insetti nella propria normalità ma questo non è il caso del nostro paese o almeno non lo è ancora, per fortuna. E con il via libera da parte dell’UE che ha concesso l’accesso e l’utilizzo a certe specifiche categorie di insetti per sviluppare una farina animale, vediamo che le proteste contro la tradizione non hanno affatto tardato a farsi sentire.

Una famosa e tanto nota pasta italiana è stata criticata soltanto per aver considerato di produrre la pasta a base di insetti anche se poi è risultata una vera e propria fake news, che la stessa azienda italiana ha dovuto smentire immediatamente. Esistono comunque delle marche di pasta che non contengono insetti ma che sono state concepite con una percentuale di farina di grillo.

Pasta che contiene insetti: ecco di quali parliamo

Ma la situazione di cui vogliamo parlare oggi è che nella pasta, a volte, possono svilupparsi degli insetti, se non viene adeguatamente conservata, anche da parte del produttore stesso oltre che di chi si occupa della logistica alimentare specie nella forma di lepidotteri che vengono chiamati anche “tarme” della pasta o “tignole”.

Questi insetti in condizioni di luce, con poca pulizia e molta umidità, sono soliti rilasciare delle uova che poi si schiudono dopo alcune settimane generando a loro volta altri piccoli insetti. Se si trovano degli insetti poco dopo l’acquisto di un pacco di pasta, questo deve essere portato subito al negozio dove è stato acquistato e ovviamente si può richiedere un cambio. Seppur sia rara tale condizione è comunque presente, e di solito avviene quando la pasta è conservata insieme ad altri prodotti a base di cereali.

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