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Allerta infarto: ecco i cinque cibi che non devi mai mangiare

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di decessi in linea generale, tanto per le donne tanto quanto per gli uomini. Come ci ricorda l’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologici Ospedalieri, nel nostro paese si verificano all’incirca 240 mila decessi ogni anno e in tal senso i fattori di rischio sono molteplici come ad esempio l’età ma anche altri che dipendono dall’alimentazione e dallo stile di vita.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, emerge che si trova a basso rischio chi non fuma, chi ha un peso corporeo nella norma, chi ha una pressione arteriosa bassa ed anche valori di glucosio nel sangue nella norma. Un primo consiglio che vogliamo dare, quindi, è quello di non fumare perché bisogna sapere che bastano soltanto due sigarette al giorno per raddoppiare il rischio di infarto del miocardio.

Oltre a questo, è anche vero che dopo un solo anno dall’ultima sigaretta le probabilità di coronaropatie e di infarti si dimezzano notevolmente rispetto, ad esempio, a quello di un fumatore per poi rientrare del tutto dopo dieci anni. E’ anche importante ricordare che il fumo passivo aumenta il rischio cardiovascolare e si stima che sia responsabile di 600 mila decessi ogni anno.

Allerta infarto: non mangiare questi cibi

Intanto iniziamo con il dirvi quali sono i cibi da prediligere in tal senso e di questa lista ne fanno parte: la verdura, la frutta e i legumi. La cosa importante è consumare meno carne e meno grassi perché il colesterolo alto, i grassi in eccesso nel sangue, la glicemia e la pressione arteriosa come anche il sovrappeso: sono tutte condizioni che vanno aumentando considerevole il rischio di patologie cardiovascolari.

Le regole da seguire al fine di ridurre questo rischio sono poche e semplici e sono le stesse della dieta mediterranea. Infatti andrebbero limitati gli alcolici, il consumo di carboidrati raffinati, di grassi saturi quali la carne, il burro e i formaggi, latte intero e i vegetali idrogenati. Al posto della carne si dovrebbe preferire il pesce in quanto è ricco di di potassio e amico del cuore e contiene anche Omega-3.

Bisogna però fare attenzione ala pressione arteriosa perché dipende in maniera diretta dalla quantità di sodio che si assume tramite l’alimentazione. Basti pensare, ad esempio che, mantenendo il consumo del minerale inferiore ai 2 grammi al giorno si può ridurre la pressione considerevolmente.

Oltre all’alimentazione, però, da non sottovalutare è lo stress che rappresenta un vero e proprio fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. È noto infatti che si tratta di una condizione cronica di ansia e di stress che può portare le persone ad assumere dei comportamenti “a rischio”.

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