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Allerta castagne tossiche: ecco quali devi assolutamente evitare

La castagna è il meraviglioso frutto del castagno che deriva proprio dai fiori femminili (che di solito sono giusto due o tre) e che sono racchiusi da una cupola trasformata successivamente in riccio. La castagna si definisce come un achenio, ha un pericarpo liscio e coriaceo bruno scuro e presenta all’apice la cosiddetta torcia, ovvero i resti degli stili; alla base, invece, è presente una cicatrice più chiara che è denominata ilo.

La forma di questi frutti dipende, oltre che dalla varietà delle castagne stesse, anche dal numero e dalla posizione che occupano dentro il riccio che è emisferica per i frutti laterali e invece schiacciata per quello centrale. I frutti sono vuoti, abortiti e di forma appiattita e vengono chiamati “guscioni”.

Ma per che cosa fanno bene le castagne? Quel che forse si sconosce delle castagne è che fanno molto bene al nostro intestino, alla circolazione ed anche al sistema nervoso. Essendo infatti dei frutti molto nutrienti risultano perfette per darci la giusta carica contro stress e stanchezza e inoltre sono anche ricche di ferro e di conseguenza utili contro l’anemia.

Esse sono anche piuttosto note ed apprezzate per via del loro buon quantitativo di acido folico che fa molto bene per chi sta affrontando una gravidanza. Tuttavia, ultimamente, si sente dire che ci sono alcune castagne che risultano particolarmente tossiche per la salute dell’uomo ma in che senso? Vediamo qualcosa in più.

Allerta castagne tossiche: scopriamo di più?

Il grido d’allarme riguardo alla tossicità delle castagne è stato lanciato, in Francia, dall’ANSES ovvero l’Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation e sembra proprio un allarme da prendere sul serio nonostante ciò possa sembrare incredibile. L’11% dei casi trattati dai centri antiveleno è rappresentato soprattutto dalle confusioni che si fanno tra i marroni e le castagne d’India.

Questo tipo di frutto (che specifichiamo non essere per nulla alimentare) si classifica al secondo posto nella spiacevole classifica, preceduto soltanto dalle piante a bulbo che lo sopravanzano di un singolo punto percentuale, stiamo parlando in pratica del bulbo del narciso che viene molto spesso confuso con la cipolla. 

Le castagne, sia quelle coltivate che quelle selvatiche, sono certamente commestibili ma i frutti dell’ippocastano assolutamente NO. Questo perché questi ultimi rappresentano una vera e propria tossicità e possono anche essere causa di notevoli disturbi digestivi quali per esempio il dolore addominale, la nausea, il vomito o perfino l’irritazione della gola.

Ma come si possono distinguere le castagne commestibili da quelle d’India? Beh per prima cosa si può prestare una prima attenzione alla forma e al riccio che le contiene dato che le castagne commestibili hanno un caratteristico colore marrone, un irto pieno di spine lunghe che contiene addirittura da 2 a 3 castagne, anche se piuttosto piccole, appiattite e di forma triangolare.

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