Nella tranquilla cornice di località come Barcis, Valcellina, Caneva, Polcenigo, Piancavallo, Erto, Casso e Longarone, si è svolta la ricerca disperata di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Una novità sconcertante è stato l’avvistamento e la registrazione della Fiat Punto di Turetta nel Tirolo orientale, a Lienz.
Sette giorni dopo la loro scomparsa è stato ritrovato il corpo di Giulia gettando un’ombra su ciò che avrebbe dovuto rappresentare un momento di gioia e spensieratezza: la sua laurea, avvenuta solo due giorni prima. Una zia di Giulia suggerisce che l’ex fidanzato potrebbe non aver visto di buon occhio il suo successo accademico, temendo un distacco e conseguentemente ripercussioni sulla relazione.
La sorella di Giulia, Elena, ha anche rivelato che la giovane aveva vissuto momenti di paura con Filippo, senza mai condividere dettagli chiarificatori con lei. Tracce di sangue e ciocche di capelli inoltre sono state scoperte in una strada secondaria isolata, vicino alla casa di Cecchettin, insieme a un video inquietante e, purtroppo, lampante che mostra Turetta aggredire la fidanzata ventiduenne e caricarla in auto.
Dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia, un ulteriore enigma emerge: la scoperta dell’auto coinvolta. Le circostanze di questo ritrovamento rimangono oscure, alimentando ancora più domande in un caso già avvolto nel mistero.
Il cellulare di Turetta è stato spento la sera della scomparsa, con l’unica attività registrata relativa alla app di messaggistica Whatsapp, collegata al suo computer. Durante una perquisizione, la polizia ha successivamente sequestrato il computer di Filippo. La procura di Venezia ha emesso un mandato d’arresto europeo per tentato omicidio.
Questa storia triste serve come monito sulla fragilità delle relazioni e l’importanza di affrontare la violenza di genere. Mentre la comunità è sconvolta, amici e familiari cercano risposte e giustizia. Nel mezzo del lutto, la speranza è che emerga la verità, portando chi è responsabile di questo tragico atto di violenza davanti alla giustizia. La comunità si unisce nel cercare giustizia e nell’impegno per prevenire tragedie simili in futuro.