Oggi, in questo articolo, parliamo della condizione di stitichezza cosa mangiare e di tutto i segreti che si celano dietro. Intanto diciamo che si definisce stipsi o stitichezza un sintomo caratterizzato da un’alterazione nella consistenza fecale ed anche della frequenza di evacuazione.
Quel che sappiamo sulla stitichezza è che questa provoca una riduzione delle defecazioni, delle feci dure, un particolare senso di svuotamento incompleto e di costipazione insieme a difficoltà, dolore ed anche lentezza durante l’espulsione. Oltre a questo l’aumento della consistenza fecale avviene per un eccessivo riassorbimento dei vari liquidi nel colon (quali la pigrizia della peristalsi o lo stato di disidratazione corporea.
Certo è, comunque, che viene definita stipsi una condizione in cui i sintomi rimangono almeno per 3 mesi. Questa colpisce maggiormente i maschi più giovani e le femmine adulte, oltre alle persone anziane. Non si tratta di una malattia vera e propria ma si tratta di qualcosa che crea un disagio parecchio intenso a chi ne soffre.
La stitichezza può essere scatenata da varie patologie anatomiche, da notevoli squilibri ormonali, fattori dietetici, una forte alterazione della flora batterica, ma anche disidratazione e fattori nervosi come stile di vita. Questa si correla all’insorgenza di molte patologie che sono più o meno gravi, ragion per cui è importante cercare di identificarne l’origine e soprattutto sapere come curarla.
In condizioni di stitichezza cosa mangiare? Scopriamolo insieme
La cosa grave di questa condizione di stitichezza è che questa può causare o aggravare le emorroidi, le ragadi anali, il prolasso rettale, i tumori, la diverticolite e le rettocele. Ma andando, invece, al centro dell’articolo possiamo concentrarci su che cosa mangiare in questi casi per riuscire a stabilizzare un buon equilibrio intestinale.
Fanno parte di questa lista la frutta e la verdura fresche, con l’elevato contenuto di fibre solubili ed insolubili che sono ideali per aiutare un intestino che fatica davvero molto a fare il suo lavoro. Altra ottima frutta e verdura da mangiare in questi casi è quella caratterizzata dalle pere, dalle prugne e dai lamponi, come anche dai peperoni e zucca che davvero non dovrebbero mai mancare a tavola.
Oltre a questo sono anche da considerare i cereali integrali o poco raffinati (quali ad esempio il pane scuro, la pasta di farro integrale e l’orzo perlato) che sono dei grandi alleati della regolarità intestinale e la stessa cosa vale anche per i legumi. Ad ogni modo un’altra ottima fonte di fibre è senza dubbio la frutta secca, il cui consumo dovrebbe essere, però, moderato a causa dell’elevato apporto calorico.
