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Piante velenose: non toccarle e stai lontano da queste

Il mondo della botanica, che identifica e studia ogni forma di vita del mondo vegetale è tra le più ricche forme di branche dell’ambito di studio scientifico delle forme di vita in senso generale, e sono soprattutto le piante che hanno avuto un’evoluzione particolare e diventare velenose ad essere affascinanti: anche in Italia esistono infatti forme di vita che per motivazioni quasi sempre inerenti l’autodifesa si sono munite di sostanze tossiche che possono esserlo anche nei confronti degli esseri umani.

Il Nostro paese non si trova in un’area del mondo particolarmente pericolosa se si considera il contesto globale eppure non sono pochissime le piante velenose da guardare ma non toccare, in alcuni casi si tratta anche di esemplari insospettabilmente pericolosi.

Ecco quali sono le principali specie vegetali dal guardarsi bene dal toccare. Attenzione quindi!

Piante velenose: non toccarle e stai lontano da queste

Quando leggiamo o sentiamo il concetto di pianta velenosa, magari non viene in mente il “nostro giardino” come principale habitat di queste forme vegetali. Ma in alcuni casi, come per la Ginestra comune, è proprio così: è una forma di pianta che ha un comportamento cespuglioso e sviluppa fiori dall’aspetto delicato, colorato, generalmente sul colore giallo. Foglie, fiori e arbusti se ingeriti in piccole quantità hanno un effetto non negativo, anzi possono fare da lassativo ma un consunmo indiscriminato scatena un alcaloide che ha effetti sul sistema nervoso e causa tremori, agitazione, ansia e nervosismo come reazione principale ma anche allucinazione.

Ancora più rischiosa risulta essere una pianta da fiore simile alla violetta nel colore, conosciuta come aconito napello. Nella maggior parte dei casi gli animali ne stanno alla larga perchè è molto venelosa se viene ingerita, a partire dall’indigestione fino a vomito, diarrea, depressione respiratoria ed anche il decesso nei casi più rari.

Il tasso è invece una pianta ornamentale, conosciuta nelle zone di montagna, che contiene soprattutto nei suoi frutti, bacche di colore rosato, una tossina che ha un effetto narcotizzante ma anche potenzialmente paralizzante.

Attenzione anche al Mughetto, che sviluppa fiori chiari, che però se ingeriti anche in piccole quantità (in ridotte dosi viene anche utilizzata, sotto controllo, come rimedio erboristico) causa una reazione al nostro cervello ma anche al cuore che può portare ad un’irregolarità quasi immediata del battito, condizione che aumenta i rischi del sistema cardiocircolatorio.

Infine anche l’oleandro è molto pericolosa, pianta che sviluppa fiori dal colore rosa e che se ingerita in ogni sua parte può causare disturbi come tachicardia e disturbi gastrici.

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