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Miglior mutuo Febbraio 2024: ecco quale si può scegliere

E’ in vista una vera e propria boccata d’ossigeno per tutti coloro che devono far fronte alle rate del mutuo. Con i vari tassi di interesse che entro l’anno dovrebbero iniziare la discesa, si annunciano delle ottime notizie per chi è alle prese con il pagamento delle rate dei finanziamenti.

Per quel che si è capito sembra che le rate dei mutui variabili italiani potrebbero iniziare a diminuire già dal secondo trimestre di questo 2024 con un calo che, per un finanziamento medio, pare che sia intorno ai 10 euro, per arrivare poi alla cifra di quasi 100 euro entro la fine dell’anno.

Analizzando la rata di un mutuo medio variabile di recente sottoscrizione ne esce fuori che l’importo dovuto nel mese di dicembre del 2023 era arrivato a superare addirittura i 750 euro. La buona notizia in tal senso è che l’inversione di tendenza ora è davvero molto vicina e l’importo, infatti, sembra scendere sfiorando i 740 euro a partire dal secondo trimestre di quest’anno, per calare successivamente di altri 30 euro nel terzo trimestre e chiudere l’anno a 660 euro.

Miglior mutuo del mese di Febbraio: quale scegliere?

L’aumento dei tassi di interesse che ha caratterizzato una buona parte dello scorso anno ha condizionato i principali fattori legati ai finanziamenti, partendo dall’entità delle loro richieste medie che nel 2023 è stata pari alla cifra di 127.595 euro (ovvero il -8% rispetto al 2022).

Nonostante il calo degli importi che sono stati richiesti, l’aumento dei tassi di interesse ha fatto crescere la rata media per i nuovi mutui della percentuale del 13% e infatti la cedola è passata dai 612 euro del 2022 agli attuali 695 euro. Sappiamo bene, però, quanto le incertezze sul futuro siano tante e vanno anche ben oltre l’andamento dei tassi di interesse, specie per quel che riguarda le nuove generazioni.

Questo aspetto si concretizza poi nell’aumento dell’età dei richiedenti: se nell’anno 2022 chi presentava la domanda di mutuo aveva in media meno di 38 anni, questo 2023 si è tornati ad essere sopra i 40 anni, cosa che non accadeva già dal primo semestre di tre anni fa.

Tale variazione è ovviamente legata al crollo del peso percentuale degli under 36 ed è passato dal 50% del 2022 fino al 39% dell’anno 2023; l’aumento di questi tassi di interesse ha comunque gravato maggiormente sulle fasce di popolazione con meno solidità reddituale e in questo emerge un calo significativo della quota di under 36 che scende fino al 51%, a fronte della percentuale del 58% dell’anno 2022.

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