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Mangiare patate riscaldate: ecco perchè non devi mai farlo

Pochi alimenti sono passati dall’essere percepiti addirittura come potenzialmente dannosi ad elementi assolutamente fondamentali per la nostra cucina, come le patate, che oggi costituiscono una vera e propria necessità, addirittura una base alimentare per numerose realtà, anche culturalmente parlando. Le patate hanno dalla loro una grande duttilità e capacità di affermazione in ogni senso e punto di vista, in modo specifico sono adatte ad essere cucinate in varie condizioni. Di contro alcuni considerano una cattiva idea mangiare patate riscaldate.

E’ un argomento che trova una grande diffusione oramai grazie ad internet, che ha effettivamente confermato attraverso vari studi una potenziale forma di rischio.

Cosa succede se mangiamo patate riscaldate? Ecco perchè non è una buona idea consumare questi ortaggi dopo averli riscaldati.

Mangiare patate riscaldate: ecco perchè non devi mai farlo

mangiare patate riscaldate

La patata è fondamentalmente un tubero che riesce a svilupparsi in varie condizioni molto particolari, la cui provenienza non è europea, ma centro americana, riscoperta dagli europei proprio dal Cinquecento. A lungo però la forma e la struttura “strana” hanno portato questo strano tubero e non essere considerato con i crismi giusti in senso effettivo, e per diversi secoli è stata addirittura considerata tossica, impiegata molto poco, prevalentemente come nutrimento per gli animali. Solo con la seconda metà del Settecento lo sviluppo di coltivazioni di patate, praticamente necessario per contrastare la siccità che aveva colpito altre culture, come ad esempio quella britannica che a gradualmente “riscoperto” le potenzialità oltre che l’importante apporto nutritivo di questo ortaggio, diffuso in tutto il mondo.

La “credenza” parzialmente confermata dalla scienza, legata al rischio per la salute del consumare patate riscaldate è legato forse all’aspetto scuro che tende ad avere questo ortaggio una volta riscaldato. In realtà è una teoria confermata a “metà” in quanto difficilmente si tratta di qualcosa di pericoloso, però è sicuramente vero che se la patata non è stata ben conservata può sviluppare alcuni elementi come il rilascio del botulino che può avere un impatto sulla digeribilità del prodotto e quindi anche potenzialmente sviluppare feci dalla consistenza non naturale. Però non sono presenti grossi rischi, a patto di non riscaldare e quindi consumare le patate entro 36-48 ore al massimo dal consumo, se rimosse dalla buccia che funge da “protezione”. La polpa della patata tende a scurirsi per una semplice reazione chimica di ossidazione che può modificare soprattutto la consistenza ma non l’apporto nutrizionale che resta approssimativamente lo stesso.

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