Un’incredibile novità ha di recente coinvolto Marte, il pianeta rosso: la scoperta di un vulcano dalle dimensioni eccezionali (9.022 metri di altezza e 450 chilometri di larghezza) situato in una zona conosciuta ai ricercatori già dagli anni ’70, nella regione vulcanica di Tharis, tra il Labirinto della Notte e la Valle Marinerism, vicino all’equatore di Marte.
Un gruppo di ricerca del SETI e del Mars Institute era intento ad analizzare i resti di un ghiacciaio, individuati lo scorso anno, quando si è accorto di trovarsi all’interno di un enorme vulcano. La profonda erosione che il vulcano ha subito nel tempo lo aveva reso poco visibile a prima vista. Sapevi anche che esiste una tredicesima costellazione?
Novità su Marte: ecco cosa è stato scoperto
Una novità che ha spiazzato non poco lo scienziato planetario a capo del Mars Institute, Pascal Lee, quando ha realizzato che la zona ripresa e fotografata tante volte dalle missioni spaziali nel corso dei decenni ospitata un vulcano gigante, probabilmente attivo a lungo.
La presenza di strati di ghiaccio sulle pendici del vulcano renderanno possibili future esplorazioni da parte di robot. Nel frattempo, gli è stato assegnato Noctis Volcano come nome momentaneo Noctis Volcano, mentre si aspetta di analizzare meglio il sito.
Quel che si è scoperto finora è la presenza di tracce di un cratere vulcanico, ora crollato, residui piroclastici e colate di lava, come ulteriore conferma di una passata attività del vulcano. Quel che finora è certo è che l’origine del vulcano coincide con l’inizio della storia del pianeta rosso, ma non si sa ancora con precisione quando sia avvenuta la sua formazione.
Si tratta di una novità che aprirà la strada a nuove interessanti scoperte riguardo la storia geologica di Marte. Ci sarà da capire innanzitutto se la combinazione di calore e ghiaccio abbia favorito lo sviluppo di alcune forme di vita.
