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Ecco perché dovresti piantare mango nel tuo giardino: conoscevi questa favolosa proprietà?

E’ piuttosto comune quando si parla di estate pensare immediatamente alla frutta tropicale e uno dei frutti più conosciuti e coltivati è il Mango. In questo articolo di oggi ecco che ci occuperemo di capire come piantare mango in giardino, andando anche alla scoperta delle fantastiche proprietà di questa pianta.

 Il mango è un albero sempreverde originario della parte meridionale dell’Asia che ad oggi si può trovare con estrema facilità in tutte le zone a clima tipicamente caldo come ad esempio l’Australia, l’America Latina e l’Africa tropicale.

Si tratta di un albero che si caratterizza anche per via di una crescita estremamente rapida, dal momento che, nel giro di pochi anni, è in grado di svilupparsi fino ad un’altezza massima di 20-25 metri. Una delle caratteristiche più di spicco è rappresentato dal fusto tipicamente corto e da una chioma dalla forma estesa e tondeggiante.

I germogli più giovani hanno invece una colorazione aranciata o rosata, mentre le foglie hanno una colorazione verde scura, sono lucide e assumono una tipica forma lanceolata con una lunghezza che raggiunge i 20-25 cm. Nel passaggio dall’inverno alla primavera, la pianta produrrà delle infiorescenze di grandi dimensioni che comprendono un buon numero di fiori.

Ecco perché bisognerebbe piantare mango in giardino: le proprietà

Ma andiamo adesso dritti al punto parlando del mango stesso e delle sue grandiose proprietà. Si tratta di un frutto che possiede una buona fonte di vitamina C, vitamine, minerali e fibre alimentari nelle quali sono incluse anche le proprietà legate ad attività antinfiammatorie e antimicrobicrobiche.

Queste ultime appena citate, in particolar modo, sono dovute alla presenza di flavonoidi come ad esempio la quercetina, cui sono state associate anche notevoli proprietà antitumorali, antipertensive e antiaterosclerotiche.

Oltre a tutto questo sembra che il consumo di mango sia di grande aiuto nel tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue o almeno lo sono in caso di obesità. Parlando, invece, di allergia possiamo dire che quella al mango è piuttosto rara e non deve mai essere confusa con la forma di dermatite da contatto che è invece causata dalla linfa dell’albero ma che non è associata alla polpa.

Invece, se ci sono dei casi in cui il mango non dovrebbe essere mangiato dobbiamo citare alcuni enzimi che sono coinvolti nelle attività inibitive nel metabolismo dei farmaci oltre che di alcuni trasportatori di questi ultimi. Ad ogni modo tra i principi attivi il cui effetto potrebbe in qualche modo essere influenzato dal consumo di questo frutto è sicuramente incluso l’anticoagulante warfarin.

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