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Come pulire le foglie di un’orchidea? Ecco il trucco dell’esperto

Impossibile ignorare l’enorme potere “mentale” e psicologico che hanno i fiori sulla specie umana, praticamente dalla loro “scoperta” una enorme quantità di tempo addietro, e se le più comuni riescono comunque a mantenere un impatto ancora oggi, sono sicuramente le varianti considerate particolar in vari metodi di coltivazione come possono essere ad esempio possono essere le tanto apprezzate orchidee: l’orchidea è una forma di di vita vegetale molto particolare.

La loro natura ed il loro comportamento necessitano di cure particolari, a partire anche dalla cura delle foglie.

Essendo una pianta che viene coltivata soprattutto per una “mera” quanto importante a suo modo questione estetica, l’orchidea risulta essere estremamente legata ad una cura specifica.

Come pulire le foglie di un’orchidea? Ecco il trucco dell’esperto

La maggior parte delle orchidee presenti in natura fanno parte dell’ecosistema presente, e solo una piccola quantità, di poco superiore al 15 % risulta invece “coltivata” dalla specie umana: fanno parte delle orchidee tutte le varianti della famiglia Asparagales, che presentano quelle che sono definite come fioriture nelle sezioni più colorate ed esterne.

La capacità di molte orchidee di acquisire nutrimento non solo dal terreno ma anche da altre forme di vita o dall’ambiente circostante. Sono piante quasi sempre perenni, che non hanno il loro habitat naturale in quello europeo. Per questo necessitano di cure particolari, anche cresciute il che ci porta a “pulire” le loro foglie con attenzione da vari elmenti, come la polvere, parassiti, ma anche agenti antiparassitari e quant’altro.

Data la natura delle piante che acquisisce nutrienti ma in qualche modo “comunica” gli stessi tra le varie parti della pianta stessa, è insomma necessario fare una “pulita” almeno 1-2 volte al mese con una soluzione naturale: molto diffusa è quella che può essere portata avanti con acqua e latte, composta in 7 parti di acqua e 3 di latte, utilizzando un fazzoletto morbido di carta o dischetti di cotone, seguendo delicatamente le venature delle foglie. Questo contribuisce a ridare anche un aspetto estremamente “pulito” e liberare dalle sostanze negative la pianta, possibilmente la tipologia di acqua migliore da utilizzare sarebbe quella distillata o quella non di rubinetto, essendo quest’ultima eccessivamente carica di calcare.

In alternativa si può anche fare ricorso alla parte interna della banana, che è naturalmente umida e permette di riciclare una parte di questo frutto in modo efficiente per “aiutare” l’orchidea nella sua essenza effettiva.

L’importante è restare delicati ogni volta, in quanto è una pianta sempre molto delicata.

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