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Come cucinare il petto di pollo: ecco il trucco dell’esperto

Al mondo esistono molti più polli che esseri umani, la stima è di più di 20 miliardi di questi animali, che oramai per numero hanno superato per necessità di approvvigionamento quelle selvatiche, con un netto vantaggio di quelle domesticate: la carne di pollo è assolutamente essenziale per la cultura umana del cibo ed in particolare il petto di pollo è sicuramente una delle sezioni più amate, ma come cucinare questa parte nel modo giusto?

Praticamente ogni cultura, più o meno antica che “conosce” questa tipologia di animale, lo ha incluso nelle proprie diete, ed il petto è onnipresente.

La sezione del petto si sottopone a varie forme di cottura ed è molto amata visto che non presenta tendini oppure ossa ed è quindi molto magra. Ma come cucinarla “bene”?

Sai come cucinare correttamente il petto di pollo?

come cucinare il petto di pollo

La specie umana ha coltivato polli fin da epoche davvero remote, in quanto anche le versioni selvatiche di questi animali tendono naturalmente ad avere un comportamento relativamente comprensibile ed anche le antiche razze di polli legate ad ambiti diversi, hanno comportamenti molto simili tra di loro.

La carne di pollo è definita bianca perchè è generalmente molto più semplice strutturalmente e digeribile di quella rossa, quindi risulta essere una delle migliori forme di elementi provenienti dagli animali nonchè una delle fonti proteiche maggiormente adatte anche a contesti sportivi.

Il petto di pollo è come detto una delle parti più amate ma anche una delle più difficili da “mantenere stabili” nella consistenza e conservazione, in quanto tende a cambiare di sapore, e diventare tendenzialmente secco se non cotto a dovere.

Uno dei metodi più apprezzati ma anche paradossalmente non troppo ricordati è il metodo della marinatura che permette non solo una buona conservazione nella struttura originale dopo la cottura ma può migliorare anche l’apporto nutrizionale: non esiste una regola in quanto a tipologie di marinatura, che consiste nel lasciare in ammollo per almeno mezz’ora la carne in una soluzione che può essere composta da succo di limone, olio extravergine di oliva, spicchi aglio, sale e pepe ma anche solo da succo di limone e spezie, oppure nella salsa di soia oppure anche nello yogurt.

Importante anche comprendere quanto e come cuocere il petto di pollo, essendo la sezione magra per eccellenza, tende a rovinarsi se viene cotto troppo: è importante valutare la doratura che indica una corretta cottura ma anche impiegare un termometro da cucina è una buona idea: non appena la carne arriva ad una temperatura (a fuoco medio) di 75 gradi, il petto di pollo è da togliere dal fuoco.

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