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Allerta pensioni Febbraio 2024: ecco cosa può accadere…

Giovedì 1 febbraio sono state versate sui conti correnti bancari le pensioni con un assegno che, per alcuni, potrebbe essere un po’ più magro a causa dei vari conguagli Irpef. Ma cerchiamo intanto di fare un po’ di ordine e di spiegare per bene che cosa succede. Come sempre vediamo che l’accredito è avvenuto nel “primo giorno bancabile del mese”, vale a dire il primo giorno feriale di un mese.

Come ogni mese i pensionati possono controllare il cedolino direttamente online m basta semplicemente collegarsi nella apposita sezione del portale Inps e di poter accedere con le credenziali Spid (identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) ed anche Cns (Carta nazionale dei servizi, meglio conosciuta come tessera sanitaria).

Per quel che riguarda, invece, il ritiro della pensione ai vari sportelli degli uffici postali, c’è comunque una novità. In seguito all’emergenza Covid per la quale era stato istituito un calendario di ritiro in base a quelle che sono le iniziali del cognome, questa modalità non verrà mai più attuata. Da quanto detto, quindi, si deduce che le pensioni potranno essere ritirate in posta ogni primo giorno del mese.

Comunque sia, al fine di evitare assembramenti e lunghi tempi di attesa nettamente superiori alla media, vogliamo consigliare a tutti i pensionati, laddove fosse possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o magari durate le ore pomeridiane privilegiando inoltre i giorni successivi ai primi. 

Pensioni di Febbraio: è vera allerta

L’allerta in tal senso è quella riferita agli aumenti, dato che non ne è previsto neanche uno. Il rateo della pensione del mese di febbraio non vedrà mai un aumento perché anzi, alcune pensioni saranno decisamente più basse rispetto ai mesi successivi a causa dei conguagli Irpef 2023.

Nella pensione di febbraio l’Inps ha trattenuto i vari conguagli Irpef e sappiamo che fino a fine anno è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative allo scorso anno sulla base dell’ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche che sono state erogate dall’Inps

Invece, per quel che riguarda la pensione futura del mese di aprile sappiamo che vedrà una grossa novità. Infatti si comunica che la tassazione delle pensioni sarà adeguata ai nuovi scaglioni di reddito oltre che alle nuove aliquote Irpef, che sono state introdotte dal decreto legislativo n. 216 del 31 dicembre 2023, dalla mensilità di aprile 2024 sulla quale sarà anche corrisposto il conguaglio riferito alle mensilità precedenti.

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