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Allerta ETF Bitcoin: ecco cosa potrebbe accadere se…

Si continua sempre di più a parlare delle diverse richieste di ETF su Bitcoin (BTC) e l’introduzione di un ETF potrebbe avere un impatto decisamente molto più significativo di quanto si  potrebbe prevedere. Recentemente, sono stati pubblicati risultati dell’ indagine annuale e sono stati rivelati i dati e le prospettive che potrebbero influenzare notevolmente il mercato delle criptovalute.

L’indagine, che è stata condotta tra il 20 ottobre e il 18 dicembre, ha portato alla luce parecchi risultati chiave. In maniera del tutto sorprendente, addirittura anche meno della metà degli advisor finanziari che sono stati intervistati si aspettano l’approvazione di un ETF Bitcoin almeno in questo anno 2024, con solo il 39% che lo crede possibile.

Tutto ciò si pone comunque in contrasto con le previsioni degli analisti ETF di Bloomberg, che stimano una probabilità pari al 90% per un’approvazione di questo mese. Nonostante le comuni aspettative del tutto moderate, l’88% degli advisor interessati all’acquisto di Bitcoin si è esposto dichiarando di attendere l’approvazione di un ETF Bitcoin prima di procedere con i vari investimenti.

Questo suggerisce che tale approvazione potrebbe essere in grado di scatenare una domanda molto più ampia di quanto tanti si possano aspettare, fungendo perfino da catalizzatore significativo per tutto il mercato. L’accesso alle criptovalute rimane pur sempre limitato, con solo il 19% degli advisor che afferma di acquistare cripto anche per conto dei clienti.

Che cosa sta accadendo a Bitcoin? Perché si parla di allerta?

Tuttavia, una volta che è stato effettuato l’investimento, la maggior parte degli advisor prevede di mantenere o comunque di aumentare l’esposizione alle criptovalute nel 2024. Inoltre, la dimensione dei vari investimenti per le criptovalute sta crescendo sempre di più, con una percentuale che si appresta addirittura a superare il 3% e che è più che raddoppiata nel corso degli ultimi due anni.

Ad ogni modo, però vediamo che l’interesse dei clienti rimane parecchio forte, con l’88% degli advisor che ha ricevuto diverse domande sulle criptovalute nell’ultimo periodo. Tutto questo ci dimostra che, nonostante la volatilità del mercato e nonostante l’incertezza della normativa, le criptovalute continuano ad attirare l’attenzione di moltissimi investitori sia i più esperti che quelli alle prime armi.

In ogni caso bisogna comunque precisare che la regolamentazione incerta insieme alla volatilità del mercato rimangono le principali preoccupazioni per gli advisor, con una percentuale del 64% che cita l’incertezza della normativa come barriera alla maggiore adozione delle varie criptovalute nei portafogli, ed anche il 47% che si preoccupa della volatilità stessa.

Nonostante tutto questo, possiamo concludere dicendo che Bitcoin (BTC) rimane la criptovaluta preferita da tutti gli advisor, con una preferenza che sta salendo portando perfino il 53% dell’anno precedente al 71%.

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