di Federica Giuliani | @traveltotaste

Si chiama Son Doòng e si trova in Vietnam, nel parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang vicino al confine con il Laos. Questa grotta fu scoperta nel 1991 da un abitante del luogo, ma solo dopo lunghe esplorazioni da parte degli speleologi è stato possibile classificarla come la grotta naturale più grande del mondo.

La scoperta

Come spesso accade, le scoperte più belle avvengono per caso. È capitato così anche per Ho Kanh, un contadino vietnamita abituato ad attraversare la foresta del parco nazionale, che un giorno vide qualcosa di diverso tra le fitte fronde. Avendo intuito che oltre la vegetazione si trovasse qualcosa di diverso, spostò le foglie e trovò l’ingresso che conduceva nella profonda grotta, rimasta nascosta per secoli.

La grotta

Per esplorare la caverna è servito un anno di lavoro e il suo nome – Son Doòng – significa “fiume di montagna”, lo stesso che scorre in fondo alla grotta. Dopo aver superato il lungo tunnel sotterraneo, gli speleologi si sono trovati davanti a un mare di perle minerarie grandi come palle da baseball, levigate dall’acqua. Dagli studi emerge che la grotta possa risalire a due milioni di anni fa e che nel tempo abbia sviluppato un proprio microclima. Questo è dovuto alla presenza di carbonato di calcio, che permette la produzioni di nuvole di pioggia e l’alternarsi delle stagioni, che in Vietnam si divide in secca e umida. Dal 2013 è possibile visitare la grotta con l’aiuto di guide esperte alla modica cifra di 2500 euro circa; un costo elevato, è vero, ma è una meta per esperti esploratori, non certo per turisti solitari. Se volete comunque programmare una visita, qui trovate le informazioni.

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