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Luciano Bonetti. Finestra sul tempo (2019 - Smalto su tela - 27,7 x 21,2 cm)

VICINE LONTANANZE

Opere di Luciano Bonetti - Courtesy MADE4ART

Nelle mie opere Finestra sul Tempo – Vicine  Lontananze ho cercato di  raccontare il percorso che ho intravisto nelle pieghe dei colori che si incontrano nella vita di ogni giorno. Lo studio sui Figuranti, sull’essere umano, più o meno protagonista della contemporaneità, mi ha fatto riflettere sull’importanza del tempo. Quando le figure scorrono velocemente davanti a noi, come in un film impazzito, alla fine vediamo solo colore e questo ho voluto rappresentare

Luciano Bonetti. Finestra sul tempo (2019 - Smalto su tela - 27,7 x 21,2 cm)
Luciano Bonetti. Finestra sul tempo (2019 - Smalto su tela - 27,7 x 21,2 cm)

La vorticosità del tempo che assorbe i Figuranti (noi le donne e gli uomini del nostro tempo) e li trasforma in colori. 

A loro volta i colori vengono catturati e ricondotti sulla tela e ridiventano reali, lasciando intravedere paesi e luoghi e fors’anche persone che risultano visibili solo agli occhi di chi guarda. Con questo nuovo sguardo ho ripensato a luoghi, situazioni a persone e ho ridotto, o cercato di ridurre, la sensazione a puro colore. Per questo ho anche fatto una drastica scelta sui materiali: per documentare l’essenza ho scelto le lastre di alluminio, lucide perfette e riflettenti, come uno specchio che potesse rimandare solo l’essenza della visione. E anche gli smalti, brillanti, morbidi e decisi mi hanno dato uno strumento perfetto per agire. Voglio pensare che queste opere possano parlare direttamente all’anima dello spettatore. Portando davvero in superficie il ricordo che è già annidato nella mente e nel cuore.

Luciano Bonetti. Finestra sul tempo (2019 - Smalto su tela - 27,7 x 21,2 cm)

Nei lavori nati dal 2020, in tempo di lockdown, pur rimanendo fedele all’idea di Finestra sul Tempo, introduco il tema della Lontananza.
Nascono cosi i quadri di Vicine Lontananze dove dipingo la segregazione nelle città e il mancato contatto con la natura, che rimane vicina ma non afferrabile, lontana.
Nelle nuove opere c’è questo concetto di separazione, sottolineato dall’uso dei pastelli a olio, di barriera invisibile che rende vicina, ma  lontana, la natura, gli alberi e la dimensione dello spazio.
La precarietà della natura umana è data proprio dalla diversa divisione dello spazio bloccato nell’impossibilità dell’unione con il tutto.
In pratica cerco di evidenziare come siano precarie le nostre certezze: cose che da sempre sono state fruibili e quindi invisibili ai nostri occhi, ora trovano una dimensione quasi metafisica, ritornando amplificate nella nostra percezione proprio perché irraggiungibili.

Luciano Bonetti. Finestra sul tempo (2019 - Smalto su tela - 27,7 x 21,2 cm)

Con questo filtro di Vicine Lontananze si ripresenta  un tema antico: l’amore e la cura delle cose e degli affetti che viene trascurato in tempi normali. Non c’è occasione per fermarsi a riflettere sullo scorrere del tempo. Poi l’impossibilità di vivere normalmente ci porta bruscamente a capire cosa stiamo perdendo. La funzione salvifica del riappropriarsi dello spazio esterno ci richiama a un nuovo rispetto per la natura. Però è come se la sfumatura di nostalgia, che caratterizza la Finestra sul Tempo, si trasformi in uno slancio positivo dove il tempo racchiuso nelle case dona nuova energia per riscoprire e valorizzare l’altrove, l’altro.
Insomma ho riscritto con una visione positiva il 2020 come una grande occasione per il futuro.
I rapporti umani da ricucire e il rapporto con la natura da rinsaldare su basi di maggior rispetto e tutela.

Luciano Bonetti. Finestra sul tempo (2019 - Smalto su carta- 27,7 x 21,2 cm)
Luciano Bonetti. Vicine Lontananze - Smalto e pastelli a olio su alluminio 150 x 120 cm

Mi sento di dire che le Vicine Lontananze sono foriere di una sorta di rinascimento che ci porta con uno sguardo positivo al raggiungimento di una nuova consapevolezza.
Queste considerazioni mi hanno guidano nella preparazione della mostra allestita con gli amici Elena e Vittorio con cui avevo già collaborato in passato.
Nel cuore di Brera, pur non avendo ancora del tutto passato i problemi della pandemia, la mostra, nell’attento rispetto delle regole, mi sembra un faro positivo per ricominciare ad avere quegli spazi di socialità che ci sono mancati.
Il filo rosso che unisce la mostra è proprio questo percorso che va dalla finestra sul tempo, con la sua ricerca del colore, alle vicine lontananze per superare separazione e divisione.
La presenza dell’albero che io amo molto è proprio totemica e ancestrale è la forza che ci permetterà di superare questo momento e si spera che ci aiuti a essere migliori.

Luciano Bonetti

Luciano Bonetti. Vicine Lontananze - Smalto e pastelli a olio su alluminio 150 x 120 cm
Luciano Bonetti. Vicine lontananze. Smalto e pastelli a olio su alluminio 150 x 120 cm

Bio

Rainer Marie Rilke diceva che “Ci sono molte persone nel mondo, ma ci sono tuttavia più volti, perché ognuno ne ha diversi.”

A me piace pensare che il mio vero volto sia ancora da scoprire e sia celato fra i volti che prendono forma dentro i miei quadri.
Nasco nel 1946 a Varese ed è a Varese che si svolge gran parte della mia vita: Scuola, lavoro, incontri e passioni. La mia famiglia era proprietaria di un locale storico della città. Crocevia di figure interessanti e punto di incontro per molti artisti conosciuti e amati dagli estimatori locali, ha attivamente influenzato la mia formazione. Vivere quella dimensione e sentirmi parte di un circuito fatto di personaggi, idee, aspirazioni e ispirazioni, mi ha spinto da sempre al confronto con coloro che potevano indicarmi la via cercando però al contempo il “mio” modo di dipingere. Sono gli anni ’70 quelli in cui, sperimentando tra materia e pittura, lavoro e porto avanti alcune tematiche che mi sono ancor oggi molto care. In particolare lo studio della fusione dei corpi e della ricerca disperata di unione e incontro in contrapposizione a una società che si muove allontanandosi dall’uomo. Un simbolo forse del disagio che provo nel sentire che l’arte tende a divenire sempre più un mestiere e un’attività commerciale condannata, in molti casi, a cavalcare mode e tematiche di tendenza. Credo sia da ricercarsi nel mio sentito distacco da questo tipo di approccio e nel profondo desiderio che nutro di dare forma a creazioni che “abbiano sempre e comunque qualcosa di profondo da dire” che ha preso forma la lunga pausa di riflessione da me vissuta artisticamente negli anni ’90. Periodo in cui ho dipinto prevalentemente per me stesso evitando l’aspetto pubblico e utilizzando altre mie capacità per raccogliere il necessario a mandare avanti la mia vita e la mia famiglia.
L’arte non doveva essere quindi mercificata ed io non dovevo sacrificare le mie visioni sull’altare del solo consenso economico. Questo pensiero è stato il mio fil rouge, la sottile linea che ho percorso in quel decennio come un equilibrista. Ho lavorato e ho atteso il momento nel quale sarei potuto tornare ad occuparmi solo delle mie emozioni e delle mie creazioni a tutto tondo e soprattutto… senza compromessi. E così, in quegli anni di crepuscolo, ho sperimentato l’abbandono della forma per concentrarmi sul colore affidando a lui tutte le mie sensazioni.
Solo verso la meta’ degli anni 2000 ho ritrovato la voglia di cimentarmi con le figure riprendendo antichi temi e sviluppandoli però verso nuovi orizzonti mischiando così i due stili. Avevo finalmente intenzione di tornare a far sentire la mia voce a livello globale e il tema che mi ha scosso e accompagnato in questa direzione è stato quello dell’indipendenza dal conformismo che permea la nostra società e che viene prevalentemente controllato dai mezzi di comunicazione. E’ in questa direzione che si muovono i miei ultimi lavori. Il mio nuovo “grado zero” parte da un forte bisogno di unicità, dal desiderio di essere sé stessi, di essere veri e coerenti. Fedeli a un ordine superiore che soggiace alle nostre stesse esistenze. Aperti al mondo e alle sue sfaccettature, ma al contempo indipendenti e protagonisti e mai “comparse o figuranti” di una società che ci vorrebbe invece far muovere come fantasmi. Il chiasso di una civiltà scomposta in risposta al quale la voce delle mie tele fa risuonare il richiamo delle fantasmagorie che le popolano e che io dipingo per ricordare a me stesso e a chi le vedrà che “siamo qui e siamo reali” e che, grazie a ciò, possiamo creare ogni possibile realtà. Arricchendoci dei contributi che arrivano da un mondo sempre più interconnesso, possiamo migliorare le nostre esistenze. Possiamo uscire dalle notizie e dalle pagine già scritte per noi e dare vita alla nostra vite invece di farle scomparire indistintamente sullo sfondo trasformandoci in comparse, figuranti, apparizioni senza scopo o fantasmi.

Luciano Bonetti
Luciano Bonetti. Vicine lontananze. Smalto e pastelli a olio su alluminio 100 x 40 cm

Ultime Mostre

2021 Quinto Vicentino: Mostra Collettiva “Dall’architettura al colore tra materia e innovazione” presso Villa Thiene
2021 Milano: Mostra Collettiva “Fluxus Now” presso Basilica S.Ambrogio
2021 Mantova: Mostra Personale “Vicine lontananze” presso Galleria Arianna Sartori
2020 Piacenza: Mostra Personale “Window on time” presso Jelmoni Studio Gallery
2020 Torino: Mostra Collettiva “Italian Pavillion & Emirates Pavillion – Royal Art” presso Museo MIIT
2020 Trieste: Mostra Collettiva “Confini” presso Tivarnella Art Consulting Gallery
2020 Emirato di Umm Al Quwain: Mostra Collettiva “Art Festival 2020” presso Cultural Centre Umm Al Quwain
2019 Matera: Mostra Collettiva “L’Eco della Pace” presso La Scaletta
2019 Mantova: Mostra Personale “Finestra sul Tempo” presso Spazio Arianna Sartori
2019 Madrid: Mostra Personale all’interno del “Premio Velazquez” presso Appa Gallery
2019 Torino: Mostra Personale “Memoria di Presenze” presso Museo MIIT Torino
2019 Roma: Mostra Collettiva “Rinascimento Contemporaneo – Da Leonardo ai Contemporanei” presso Palazzo della Cancelleria del Vaticano, Museo Leonardo Da Vinci, Sale Espositive.
2019 Castel d’Ario (MN): Mostra Collettiva “Artisti per Nuvolari” presso Casa Museo Sartori
2019 Scilla: Personale all’interno di “Viaggi” presso Castello Ruffo
2019 Parigi: Art Paris presso Grand Palais
2018 Milano: Mostra Collettiva “Available For Christmas” presso Galleria d’Arte Mario Giusti HQ
2018 Roma: Mostra Personale “Mediterraneo: Ponte o Abisso” presso Cappella Orsini
2018 Travedona Monate (VA): Mostra Personale presso Corner08
2018 Desio: Mostra Personale “L’azione consapevole del gesto” presso Museo Giuseppe Scalvini
2018 Busto Arsizio: Mostra Personale “Parola di Presenze” presso Galleria Boragno
2017 Barcellona: Mostra Collettiva “Viva la Vida” presso Centro Culturale Montjuic
2017 Rovereto: Mostra Personale “Mediterraneo” presso Loco’s
2017 Chicago: Mostra Collettiva “Italian Biennial of Chicago” presso 33Contemporary Gallery
2017 Stoccarda: Mostra Collettiva “Italia Creativa” presso Rathaus
2017 Torino: Mostra Collettiva “BMM BIENNALE MUSEO MIIT” presso Museo MIIT

2017 Perugia: Mostra Collettiva “Perugia Contemporanea” presto IPSO Arts Gallery
2017 Torino: Mostra Collettiva “Mostra Internazionale Italia Arte 2017” presso Museo MIIT2016 Roma: Mostra Personale “Memoria di Presenze” presso Teatro Arciliuto
2016 Miami: Mostra Collettiva “Miami River Art Fair” presso Miami Convention Center
2016 Bergamo: Mostra Personale “Mediterraneo e Figuranti” presso InArte Werkkunst Gallery
2016 Laveno Mombello (VA): Mostra Personale a cura di “the house of love” presso Locanda Pozzetto
2016 Padova: Mostra Collettiva presso Mediolanum Art Gallery a cura di Inarte Gallery
2016 Bruges: Mostra Collettiva presso Museo Oud Sint-Jan
2016 Torino: Mostra Collettiva presso Museo  MIIT per “Creative Art & Food”
2016 Bergamo: Mostra Collettiva “Nowart” presso Inarte Gallery

Luciano Bonetti espone con MADE4ART dal 2013.

Si ricordano le principali collaborazioni: mostra personale “Dietro la Notizia” (ottobre 2013, presso Arena Art Gallery di Milano, comunicazione a cura di MADE4ART), mostra personale “The black cat” (settembre 2014, presso MADE4ART di Milano), presentazione presso la storica Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano (novembre 2021), mostra personale “Vicine lontananze” (febbraio 2022, presso MADE4ART di Milano).

MADE4ART – Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura, gestito da Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo, si trova a Milano, in Via Ciovasso 17 a Brera.

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