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TORTO, FLUIDO, ASCENDENTE. COME IL MARMO

Opere di Pablo Atchugarry. Foto e testi courtesy Galleria Contini

Personalità nota e apprezzata nel panorama artistico contemporaneo, lo scultore uruguaiano Pablo Atchugarry è uno dei protagonisti di spicco della Galleria d’Arte Contini che nel 2019 gli ha dedicato due importanti mostre: The Movement of Light a Venezia e The Evolution of a Dream a Pietrasanta. Quest’anno le sue opere esposte nella mostra monografica “Vita nella Materia”, allestita nella Sala delle Cariatidi presso il celebre Palazzo Reale di Milano.

Pablo Atchugarry, Senza Titolo / Untitled, 2016, Marmo rosa del Portogallo, cm 112x47x26
Pablo Atchugarry, Senza Titolo / Untitled, 2015, Bronzo con vernice per automobile, ed. 5/8, cm 92x31x27

Le opere di Atchugarry si contraddistinguono per la lavorazione sinuosa e astratta di marmo, bronzo e legno plasmati in forme torte, fluide e ascendenti capaci di generare un’onirica e coinvolgente bellezza. La sapiente manualità dell’artista dà vita a sculture dalle linee intrecciate che confluiscono nella creazione di volumi armonici e di equilibri eterei resi quasi intangibili dai giochi di luce che si alternano tra i vuoti e i pieni che percorrono le superfici scultoree.

Allestimento nella chiesa di Sant'Agostino a Pietrasanta in occasione della mostra, Pablo Atchugarry, The Evolution of a Dream

Il marmo rosa del Portogallo e il luminoso marmo bianco di Carrara sono le pietre predilette da Pablo Atchugarry che, con la sua maestria, sembra estrarre la sua scultura dalle eleganti venature naturali della roccia. Nonostante l’incorporeità dei soggetti, è evidente come le forme siano ispirate ad elementi naturali, floreali e minerali che sembrano schiudersi agli occhi dello spettatore rivelando così la loro forza espressiva. Ne è un esempio lo splendido e vorticoso marmo “Untitled” 2003, imponente e al contempo leggiadro, composto da un marmo lavorato a drappeggio, in morbide e levigate scanalature che intrecciandosi e sciogliendosi si estendono verso l’alto in un fluire luminoso, continuo e armonico.

Pablo Atchugarry, The Giant of Nature, 2010, Legno di Ciliegio, cm 173x54x62

La materia dunque è parte integrante e fondamentale dell’opera, così nei marmi, anche nei bronzi lucidi e verniciati dai toni squillanti, laccati e intensi è evidente l’accurato studio del materiale e delle forme. Nell’opera “Untitled” 2017, il legame tra forma, materia e colore invade lo spazio spingendo l’osservatore ad inoltrarsi nel dinamismo vitale delle linee curve e sinuose che si alternano a quelle nette e taglienti accentuate dalla vernice rossa accesa e lucida.

Pablo Atchugarry, Senza Titolo / Untitled, 2017, Bronzo con vernice per automobile, ed. 8/8, cm 120,5x41,5x21,5

Il richiamo alla natura è ancora più evidente nelle sculture di legno di Atchugarry. Guidato dalle naturali venature dei tronchi d’alberi, l’artista estrapola opere dalle forme sublimi e avvolgenti.

Bio

Pablo Atchugarry è nato a Montevideo, Uruguay, il 23 agosto 1954. Durante la seconda metà degli anni Settanta partecipa a diverse mostre personali e collettive a Montevideo e Buenos Aires e nel 1977 inizia i suoi soggiorni, europei visitando diversi Paesi. Nel 1979 Atchugarry ottiene la prima mostra personale a Parigi, presso la Maison de l’Amérique Latine. Nel 1982, la città di Lecco gli commissiona il suo primo progetto monumentale in marmo di Carrara, che Atchugarry realizza da un blocco marmoreo di dodici tonnellate. Completata nel 1983, l’opera viene successivamente esposta nel Museo di Villa Manzoni di Lecco, nella Basilica di San Sempliciano a Milano e nella Basilica di San Nicolò di Lecco. È in quest’occasione che Atchugarry decide di stabilirsi definitivamente a Lecco, dove apre il proprio studio. Il 25 settembre 1999 viene inaugurato il Museo Pablo Atchugarry a Lecco, dove sono esposte in maniera permanente diverse opere che rappresentano il percorso artistico di Atchugarry. L’artista oggi vive e lavora tra Lecco e Manantiales (Uruguay), dove dal 2009 risiede la Fondazione Pablo Atchugarry, un parco internazionale di scultura, arte e cultura.

In riconoscimento alla sua carriera artistica, nel luglio del 2002 viene insignito del premio “Michelangelo”, a Carrara; mentre nel 2003 Atchugarry partecipa alla 50ª Biennale di Venezia con l’opera Soñando la paz, un’installazione composta da otto sculture di grandi dimensioni in marmo di Carrara e marmo grigio Bardiglio della Garfagnana. Nel 2007 si costituisce la Fondazione Pablo Atchugarry a Manantiales (Uruguay), con l’obbiettivo di creare un luogo di incontro per artisti di tutte le discipline, uno spazio di unione ideale tra natura ed arte.Nel 2018 si inaugura l’Atchugarry Art Center a Miami.Nel 2019 riceve l’onorificenza, da parte del Presidente della Repubblica Italiana, di Ufficiale della Stella d’Italia. A maggio dello stesso anno, la Galleria d’Arte Contini inaugura “The Movement of Light”, mostra personale dedicata all’artista presso la sede di Venezia in Calle Larga XXII Marzo, San Marco 2288 e “The Evolution of a Dream” a Pietrasanta. A partire dalla fine di ottobre 2021, Pablo Atchugarry è protagonista della mostra “Vita nella Materia”, allestita nella Sala delle Cariatidi presso il celebre Palazzo Reale di Milano. L’artista oggi vive e lavora tra Lecco e Manantiales (Uruguay), dove si occupa dello sviluppo della Fondazione Pablo Atchugarry e del suo parco di scultura internazionale.

GALLERIA D’ARTE CONTINI. 

Calle Larga XXII Marzo Sestiere San Marco, 2288, Venezia. Tel+39 041 52 30 357 –  venezia@continiarte.com     

P.zza Silvestro Franceschi, 1-7, Cortina d’Ampezzo (BL). Tel+39 0436 86 74 00. cortina@continiarte.com

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