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Termoli: tesori nascosti nell’antico borgo

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Termoli: tesori nascosti nell’antico borgo

di Silvana Benedetti

Termoli è conosciuta, prevalentemente, come il porto di imbarco per numerose destinazioni, tra queste le magnifiche e incontaminate Isole Tremiti o Diomedee. Un vero peccato. Perché il suo antico borgo, tra i più belli d’Italia, con la caratteristica forma a prua di una nave, è di una bellezza inaspettata che merita molto di più di uno sguardo fuggevole.

Termoli e il Borgo Vecchio

Il Borgo Vecchio, così come lo chiamano i termolesi, si incastona raccolto su di un dirupo roccioso, labirintico e fascinoso, nei suoi dedali abitati un tempo da pescatori. Le allegre casette colorate dai balconi ridondanti di buganvillea, lasciano poco spazio alle stradine strette e attorcigliate, come si conviene a una cittadella fortificata che subiva l’assalto dei conquistatori e doveva fare di ogni angolo un punto di difesa. Tra i vicoli più suggestivi c’è quello chiamato dialettalmente “la Rejecelle”. Si tratta del vicolo più stretto d’Italia (forse anche d’Europa) che ha strappato il primato alla marchigiana Ripatransone per soli due centimetri. Il vicolo misura 41 centimetri ed è lungo 7,88 metri.

I simboli della città

Su di un lato del borgo, cinto dalle antiche mura di pietra che un tempo proteggevano la città, troneggia il simbolo e icona della città: l’affascinante Castello Svevo, di probabile origine normanna, ma la cui conformazione difensiva venne potenziata ad opera di Federico II.

Dai piedi del castello parte l’imperdibile passeggiata dei trabucchi, macchine geniali dalle braccia sottili intrecciate da funi, che anticamente permettevano ai pescatori di pescare anche quando il mare era in burrasca, impedendo alle barche di raggiungere il largo.

Sotto la possente mole del Castello si trova il Belvedere alla Torretta, un delizioso balcone che sporge sulla spiaggia di Sant’Antonio e che introduce all’ingresso del borgo vecchio con negozi, locande e ristoranti, che punteggiano il dedalo di stradine lastricate a pietra.


In Largo Giannelli si affaccia l’altro simbolo di Termoli, la Cattedrale dedicata a Santa Maria della Purificazione, risalente al XII e XIII secolo. Situata nella caratteristica piazza, la cattedrale si annovera tra gli esempi più belli del romanico in Molise e custodisce le reliquie dei Santi Basso e Timoteo. Uno splendore è la facciata, con la parte inferiore scandita da sette arcate, di cui quella centrale con bassorilievi che rappresentano la Purificazione di Maria. Da vedere all’interno la cripta con le tre absidi e un mosaico pavimentale dell’XI secolo. Alla sinistra della Cattedrale si trova la chiesetta settecentesca di Sant’Anna, dove fino a tempi non remoti, si notavano donne gestanti inginocchiate sui gradini esterni, mentre si battevano il petto per invocare da Sant’Anna la grazia di un parto felice.

Alla destra della cattedrale si può accedere alla Termoli Sotterranea. Un vero e proprio viaggio a cinque metri di profondità nel ventre della città medievale di Termoli. Un percorso che farà scoprire gli scavi del Palazzo Vescovile e della Cattedrale. Un patrimonio dimenticato da secoli, portato alla luce da recenti lavori di restauro. Il tour sotterraneo termina nella suggestiva zona cimiteriale con tombe antichissime, dove si respira aria di mistero e devozione.

Nel passeggiare per il vecchio borgo non può sfuggire un curioso personaggio di bronzo seduto su di una panchina all’inizio del Corso Nazionale: si tratta del celebre fumettista italiano Benito Jacovitti che nacque a Termoli il 9 marzo del 1923. A lui la città ha dedicato una statua che lo ritrae con l’inseparabile sigaro in bocca mentre è intento a disegnare uno dei suoi più celebri personaggi: Cocco Bill.

Dove dormire a Termoli

La Residenza Sveva è un albergo diffuso situato nel cuore del Borgo Antico, una struttura magica e signorile che gode di una posizione privilegiata, a 100 metri dalla spiaggia e dall’imbarco per le Isole Tremiti. Appartiene alla Famiglia Vincitorio di Termoli ed è un esempio di ricettività alternativa, tesa al recupero ed alla valorizzazione di abitazioni di un certo pregio storico-culturali. La denominazione Residenza Sveva è un omaggio alla dinastia Sveva, cui il borgo antico di Termoli deve il suo periodo di maggior splendore. www.residenzasveva.com

La cucina termolese e i ristoranti consigliati

Genuina e saporita nei suoi ingredienti, la cucina termolese è frutto dello stretto rapporto con il territorio. La gastronomia termolese è tipicamente marinara, ma fa ampio uso dell’olio prodotto sulle colline vicine. Il piatto tipico per eccellenza è “u’ bredette alla termolese”, pasto serale dei pescatori di ritorno a casa dalle paranze. Altro piatto tipico, ormai conosciuto solo dai vecchi termolesi, è ‘u pesce fujjute” (il pesce fuggito). Il nome di questo piatto è ironico, perché, in realtà, data la povertà di chi lo realizzava, nel tegame il pesce non c’era mai entrato. Esso era composto da olio, acqua, pomodoro, cipolla, un pezzetto di peperone; oggi è possibile gustarlo tra l’’altro negli ottimi ristoranti e nelle trattorie termolesi.

Il Ristorante Svevia on The Beach, è un piacevole locale con bella vista sul mare, proprio accanto ai bastioni del centro storico. Offre squisite specialità di pesce sempre freschissimo, proposte con creatività e fantasia. Durante il giorno è possibile degustare i piatti direttamente in spiaggia. www.calasveva.it

Il Ristorante Agorà è un ambiente sobrio ed elegante con una terrazza che guarda il mare. Qui gli antichi sapori della tradizione sono stati rivisitati e impreziositi dall’ alta qualità della materia prima a km 0. Tutti i prodotti utilizzati come pasta, pane, dolci, sono preparati a mano dallo Chef. L’offerta eno-gastronomica di pesce la fa da padrone, ma non manca un menù vario e gustoso a base di carne. www.agoraristorante.it.

Photo Credit: Vittorio Giannella

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