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Sudafrica: tutti a bordo del treno turistico Shongololo Express

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Sudafrica: tutti a bordo del treno turistico Shongololo Express

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Da Pretoria a Walvis Bay (o viceversa) in 12 giorni: tra le avventure da vivere in Sudafrica, c’è sicuramente quella a bordo dello Shongololo Express, un treno turistico con un itinerario ad hoc indimenticabile. Si chiama Dune Express ed è un percorso unico nel suo genere che permette di scoprire paesaggi, altrimenti celati alla vista del viaggiatore con pochi giorni a disposizione.

Tra sfondi e meraviglie

Il nome delle carrozze è curioso: Shingololo è la parola Zulu che indica un animale invertebrato, il grande millepiedi marrone. Il motivo è legato ai movimenti sinuosi che compie nei suoi spostamenti, mentre attraversa le suggestive pianure africane. Insomma, si tratta di un vero e proprio safari su rotaia.

La sua storia

Il treno ha iniziato le operazioni nel 1995 per regalare ai passeggeri un’esperienza davvero speciale. Di proprietà di Rovos Rail, la cui fama è ben nota, fornisce un servizio curato nei dettagli. I suoi itinerari esperienziali hanno una durata variabile dai 12 ai 15 giorni e attraversano il Sudafrica, la Namibia, lo Swaziland, il Mozambico e lo Zimbabwe. Nonostante i continui restauri e controlli, la sua particolarità è lo stile coloniale e un viaggio in media costo poco più di €3.500 a persona.

L’itinerario

Il Dune Express tocca in pratica tutto il Sudafrica, fino ad arrivare alla Namibia. Termina la corsa nella città di Walvis Bay, affacciata sull’Oceano Atlantico. I paesaggi che si notano sono incredibili e si giunge fino alle miniere d’oro di Witwatersrand e a un lago poco profondo dove non di rado si mostrano  stormi di fenicotteri, prima di fare uno stop nella città di Kimberly. A questo punto si può scegliere di concedersi un tour verso il Museo di diamanti e la miniera a cielo aperto chiamata Big Hole, la più grande miniera di diamanti mai realizzata dall’uomo. Si torna, dunque, a bordo e si riparte per Upington, sorta sulle sponde del fiume Orange per una visita ai siti storici dell’area dal Donkey Memorial, che onora la vita e il prezioso lavoro dell’asino, attraverso la ferrovia sull’Orange River, fino a concludersi con una degustazione di vini tipici al Bazalel Wine & Brandy Estate. E lungo il confine è d’obbligo non perdersi lo spettacolo del Fish River Canyon, secondo solo al Grand Canyon in Arizona per grandezza. Il quinto giorno ci si sposta verso la città fantasma di Kolmanskop, nel deserto del Namib e successivamente a Luderitz, famosa per i musei, l’architettura coloniale e per la particolare fauna selvaggia, tra pinguini, foche, fenicotteri e struzzi.

Gli ultimi giorni tra città e meraviglie

Il sesto giorno il treno si dirige a Keetmanshoop per visitare il Garas Park e il Quiver Tree Forest dove si possono ammirare un gran numero di specie vegetali differenti, mentre il settimo si pernotta al lodge di Sossusvlei nel Namib-Naukluft Park, dove potersi riposare al termine della visita al Sesriem Canyon. Il nono la fermata è a Windhoek mentre diverse ore dopo gli ospiti vengono portati alla scoperta dell’Etosha National Park. Si riparte, dunque, dopo il pernottamento tra le dune della Namibia  e si arriva alla stazione di Walvis Bay. Per maggiori informazioni, si può fare visita al sito www.shongololo.com.

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