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Storia della fotografia in pillole: Steven Sasson

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Storia della fotografia in pillole: Steven Sasson

di Graziano Perotti

È una di quelle storie da film, che ogni tanto emergono dalla storia della fotografia. Questa, se fosse andata in un altro modo, avrebbe potuto cambiare le sorti di questo mondo: in sostanza Kodak inventò la fotocamera digitale già nel 1973, ma decise di tenerla nascosta.

A inventarla fu Steven Sasson, un ingegnere elettronico statunitense, inventore della prima fotocamera digitale autonoma. Sasson si è laureato nel 1972 presso il Politecnico di Rensselaer in ingegneria elettronica. Ha frequentato e si è diplomato alla Brooklyn Technical High School. Ha lavorato per Eastman Kodak subito dopo essersi laureato in ingegneria.

Steve Sasson era ingegnere alla Kodak dal 1973, e gli fu affidato il compito di capire se un “Charged Coupled Device” (C.C.D.) avesse un qualche tipo di applicazione pratica. Due anni più tardi realizzò un’invenzione che avrebbe potuto cambiare la storia, ma non accadde.

Era il 1975 e Steve Jobs e Steve Wozniak dovevano ancora inventare l’Apple I, ma c’era già chi aveva pensato a un’applicazione semplicemente eccezionale (per i tempi) con cui sfruttare le loro macchine. Sasson dimostrò la propria invenzione a tutti i livelli di Kodak, dal marketing ai capi dello sviluppo, dai manager ai loro capi. Tutti rimasero poco impressionati dal progetto. Ma la motivazione fu drammatica:

Nessuno può essere interessato a una qualità così scarsa.

Primo a raggiungere il mercato fu un prodotto della Sony: la Mavica FD5 del 1981, che realizzava foto con risoluzione 570×490 pixel.

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