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Sicilia: la Laguna dello Stagnone di Marsala e i Fenici

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Sicilia: la Laguna dello Stagnone di Marsala e i Fenici

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Ci sono angoli di mondo dove è possibile fare un salto nel tempo e assaporare quell’atmosfera unica regalata dal mix di storia e meraviglie naturalistiche. La Sicilia, con i suoi tanti paesaggi, possiede tante di queste “porte” magiche che permettono di attraversare secoli e dominazioni, senza rinunciare alla bellezza.

Tra le sue peculiarità non si può certo dimenticare la Laguna dello Stagnone di Marsala con l’omonima riserva e i suoi scenari mozzafiato. Colori, profumi e ritmi lenti qui la fanno da padrone e tramonti e albe con vista sulle vicine saline, sono in grado di accendere milioni di sfumature incredibili tra i mulini a vento.

Il nome, le curiosità, i luoghi

La Riserva deve il suo nome allo “Stagnone“, quel tratto che va da Punta Alga a San Teodoro e comprende: Mozia, Isola Grande o Lunga, Schola e Santa Maria. Il suo passato è stato particolarmente glorioso al tempo dei Fenici, con la stessa Mozia che ne rappresentava un grande centro commerciale e la sua caratteristica è quella di avere acque molto basse. Dopo la conquista romana le cose cambiarono e tornò a splendere nel XV secolo con la dominazione spagnola con l’incremento della pesca e delle saline. Queste oggi possono ancora essere visitate con i mulini a vento che vengono usati per il pompaggio dell’acqua e la macinazione del sale.

Una Riserva speciale

All’interno della Riserva sono presenti diverse specie di pesci, dalle anguille fino a polpi e crostacei, grazie anche alle acque basse e calde che favoriscono al deposizione delle uova. Nidificano qui anche le anatre selvatiche, gli aironi e i fenicotteri bianchi e rosa, mentre la vegetazione è quella tipica degli acquitrini salmastri mediterranei come la Palma nana e i giunchi.

Info utili

Chi vuole conoscere la storia della saline della Riserva Naturale Orientata Isole dello Stagnone, può recarsi presso il Mulino d’Infersa, che ospita il museo con il percorso multimediale, il centro visitatori e la bottega del sale. Chi si trova in zona non può, inoltre, non raggiungere Mozia, l’antica cittadella fortificata locale. La sua scoperta si deve all’imprenditore inglese, Joseph Withaker, grande appassionato di archeologia, grazie al quale oggi è possibile passeggiare lungo i sentieri isolani e scoprire scavi, musei e tesori nascosti. Vi si arriva con i traghetti della Mozia Line, presso l’imbarcadero Salina Infersa appena fuori città.

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