Cerca
Close this search box.

Se conservi ancora le 1000 lire Giuseppe Verdi dovresti venderle: ecco quanto valgono oggi

Le antiche monete italiane racchiudono storie legate al passato e a ricordi personali profondamente “sentiti”, specialmente perché rappresentavano la valuta dei nostri antenati – genitori, nonni e bisnonni – e anche la nostra, se non siamo tra i più giovani: le banconote, in particolare quelle da 1000 lire, sono legate a figure storiche di grande importanza come Giuseppe Verdi, che è stato rappresentato su ben due serie di questo taglio. Ma quanto valgono effettivamente le 1000 lire con l’effige di Giuseppe Verdi?

Giuseppe Verdi, originario di una piccola città in Emilia (ora chiamata Roncole Verdi in suo onore), è stato un eccezionale compositore il cui lavoro artistico è ancora oggi ammirato e suonato. Durante la sua lunga vita e carriera, ha contribuito non solo al mondo della musica, ma anche allo sviluppo politico dell’Italia durante il Risorgimento dell’Ottocento. La sua influenza è ancora evidente nelle numerose strade, monumenti e targhe dedicate a lui presenti in molte città italiane. Verdi visse per 87 anni, morendo nel 1901. In suo onore, il nostro paese emise due serie di banconote da 1000 lire in contesti diversi.

La prima serie fu emessa dal 1962 al 1969, mentre la seconda serie fu stampata dal 1969 all’1981. Queste due serie di banconote differiscono notevolmente tra loro: la prima serie è stata creata su carta filigranata bianca, con un design più semplice. La prima serie è generalmente più rara e di conseguenza più preziosa della seconda serie. Tuttavia, il valore di queste banconote è influenzato da dettagli come il numero di serie, che indica la rarità e le condizioni di conservazione. In media, queste banconote hanno un valore compreso tra i 25 e i 350 euro, tenendo conto anche di tali fattori.

Ad esempio, le banconote con numeri di serie come A42 e L43 sono considerate estremamente rare e possono valere da 40 a 400 euro. Anche le varianti sostitutive, contrassegnate dalle lettere X o Z all’inizio del numero di serie, sono molto interessanti per i collezionisti. Le varianti più rare, come Z08, Z09, Z10, X14, possono avere un valore compreso tra i 500 e i 750 euro.

La seconda serie è meno rara, dato che è stata emessa per un periodo più lungo prima di essere completamente sostituita dalla serie Marco Polo. Questa serie è stata stampata su carta beige e presenta un aspetto diverso, con il ritratto di Verdi in un contesto storico diverso. Anche in questo caso, le varianti sostitutive sono quelle più interessanti per i collezionisti. Le banconote con una “X” all’inizio del numero di serie, specialmente se terminano con E (XA E), possono avere un valore che va da 50 a 600 euro se sono in ottime condizioni. Se il numero di serie termina con M, il valore può variare da 50 a 200 euro; se termina con G o H, il valore medio si attesta intorno ai 200 euro.

POTREBBE INTERESSARTI