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Sardegna: i paesaggi aspri e selvaggi di Ogliastra e Barbagia

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Sardegna: i paesaggi aspri e selvaggi di Ogliastra e Barbagia

di Francesca Spanò @francynefertiti

La Sardegna è un paradiso perfetto in ogni stagione, ma l’autunno regala colori speciali, soprattutto nelle aree di antica bellezza come Ogliastra e Barbagia. La luce ambrata di fine estate è perfetta per chi sogna meraviglia e relax senza la folla delle settimane estive e per gli esploratori attivi in cerca di ispirazione. Lo sport all’aria aperta, qui, la fa da padrone, così come la storia con la presenza di elementi di epoca pre-nuragica, l’attualità con spazi espositivi moderni e funzionali e la cucina con ottime ricette del territorio.

Un viaggio totalizzante 

Nel cuore della Sardegna, ci sono aree che insegnano ad apprezzare “il valore delle parole che portano al silenzio”, come Ulassai, luogo natale della grande artista Maria Lai, che grazie alla sua produzione artistica, ne ha acceso i riflettori. Si ritrovano nelle piazze, nelle strade e nei sentieri, ma anche alla Stazione dell’Arte, composta da tre caseggiati della vecchia stazione ferroviaria che ospitano 150 suoi lavori, raccontandone la personalità innovativa. Seguendo il suo processo creativo, si giunge a la grotta di Su Marmuri, scavata nei millenni dalla forza delle acque. Nel sito è presente una stalagmite gigante di ben venti metri di altezza.

civiltà nuragica
Ogliastra, reperti della civiltà nuragica

Tra civiltà nuragiche e storia moderna

Questa parte di Sardegna, è profondamente legata al suo passato che si fonde profondamente all’epoca moderna. A Osini, ad esempio, è presente un esteso complesso nuragico, Su Serbissi, costruito ad alta quota, con resti di 8 capanne, 2 tombe di giganti e 2 nuraghi monotorre. Il borgo originario fu abbandonato nel 1951 per un disastro alluvionale e oggi è un villaggio fantasma, dove ammirare ancora le antiche case circondate dagli orti e in via di riqualificazione. Non lontano dal mare e a soli cinque chilometri da Tortolì, da visitare ci sono i nuraghi s’Ortali e su Monti e poco distante una tomba di Giganti, due menhir e una Domus de Janas, tombe dell’età neolitica scavate nella roccia.

Mare, montagna e bellezza

In una terra dove mare e montagna sembrano essere una la continuazione dell’altra, ci si ritrova presto tra le acque cristalline della costa ogliastrina. In un tour che parte da nord, si incontrano le cale della costa di Baunei, raggiungibili a piedi o via mare come cala Luna, cala Sisine, cala Mariolu, la spiaggia dei Gabbiani e cala Goloritzé. Spostandosi verso sud si incontrano baie di ciottoli tonfi (Coccorocci), rocce rosse (Cale ‘e Lua) e ampie spiagge (litorale di Orrì). Riprendendo la strada verso Ulassai, ci si può concedere una parentesi enologica fermandosi a Jerzu con il cannonau, tra i vini più antichi dell’isola. Una delle 5 blue zone del mondo, si trova proprio in Ogliastra, vanta un alto tasso di longevità degli abitanti soprattutto nei comuni montani di Villagrande Strisaili, Arzana, Talana, Baunei, Urzulei, Ulassai e Perdasdefogu e pare possa essere legato a questa deliziosa bevanda.

Ogliastra e Barbagia

Insieme si fondono naturalmente in quel sistema montuoso calcareo chiamato Supramonte, che si estende dalle pendici del Gennargentu fino al Golfo di Orosei: si tratta di una terra di confine impenetrabile e aperta sulla costa, tra calette e scenari mozzafiato. Da queste parti arrivano i trekkers e i climbers, ma anche gli amanti del parapendio. In particolare, proprio in autunno (e in primavera) viene organizzato il percorso di trekking ‘Selvaggio blu’: una settimana di cammino con ‘i piedi nell’aria’ (400 metri d’altitudine a picco sul mare) su sentieri antichi, strade impervie costruite dai carbonari e utilizzate poi dai pastori. Il confine è dettato dal canyon Su Gorropu, una gola lunga circa 1,5 km e profonda oltre 500 metri; un capolavoro della natura e scrigno di biodiversità dove possiamo trovare l’aquilegia nuragica, una delle 50 specie a rischio di estinzione del Mediterraneo, e fauna selvatica come il muflone, la martora, gatto selvatico, volpe e ghiro. Questo luogo aveva una forte valenza strategica nel passato come testimoniano i nuraghi circostanti. 

Cala Goloritzé in provincia di Nuoro
Cala Goloritzé in provincia di Nuoro

Verso Nuoro

A Nuoro molte sono le attività sul territorio come  il Distretto culturale del nuorese, una rete di attrattori materiali e immateriali per valorizzare identità, tradizione e patrimonio culturale, per sostenere crescita, innovazione e creatività: 40 realtà accomunate dalla missione culturale in una sinergia feconda che mette in relazione istituzioni e luoghi della cultura, eccellenze artigianali e sedi espositive. C’è lo Spazio Ilisso (dall’omonima casa editrice qui fondata e qui tuttora attiva) contenuto all’interno di un’elegante dimora déco: le sale, una dopo l’altra, evidenziano la maestria degli scultori sardi del ‘900 – da Francesco Ciusa a Costantino Nivola, da Eugenio Tavolara a Gavino Tilocca. Al piano superiore che ospita le mostre temporanee, incontriamo ancora una volta Maria Lai, cui è dedicata la monografica del momento ‘Maria Lai – Dall’Informale all’opera corale’ (fino al 27 novembre 2022). Da non perdere nel capoluogo il Museo del Costume, il maggiore Museo Etnografico della Sardegna, il Museo Archeologico Nazionale ‘Giorgio Asproni’, il Museo deleddiano, ospitato all’interno della casa natale della scrittrice nuorese Grazia Deledda e il MAN, museo d’arte della Provincia di Nuoro.

E poi c’è Orani, con il Museo Nivola dedicato all’artista Costantino Nivola, all’arte contemporanea, al design, al paesaggio e alle tradizioni viventi. Oggi è complesso culturale in cui arte, architettura e natura dialogano armoniosamente grazie anche al parco su cui sorge la struttura e all’antica sorgente Su Cantaru che si trova al suo interno e che ancora oggi ricopre un ruolo simbolico e funzionale per gli abitanti del paese. Le sue opere si ritrovano tra le strade del piccolo borgo: alle pareti delle case grandi riproduzioni fotografiche ritraggono Nivola attivo nel suo paese d’origine, che oggi sta finalmente attuando un suo progetto di riqualificazione, il ‘Pergolato Village’, all’interno del quale le candide abitazioni sono unite da uno zoccolo azzurro e da un esteso pergolato.

Territorio, artigianato ed enogastronomia sono i protagonisti di un’altra iniziativa della Camera di Commercio di Nuoro: ‘Autunno in Barbagia’ è quello che ci vuole per chiudere un itinerario complesso che ha stimolato i 5 sensi e ora approva nelle cortes – i centro storici – alla scoperta di usi antichi, sapori di una volta e storia locale (da settembre a dicembre). 

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