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Rudolf Stingel alla Fondation Beyeler a Basilea

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Rudolf Stingel alla Fondation Beyeler a Basilea

di Daniela Bozzani

Rudolf Stinger ha ridefinito il concetto di pittura

Nato a Merano nel 1956 ma residente a New York da più di 30 anni, Rudolf Stinger è uno dei pittori internazionalmente più noti della sua generazione. Fin dall’esordio, nei tardi anni ‘80, esplora le potenzialità e i limiti, imposti dal mezzo pittorico stesso, in una interazione tra procedimenti artistici, materiali e forme. Partendo da temi figurativi classici, ne declina i motivi in una pletora di variazioni.

Iperrealismo e composizioni astratte

L’iperrealismo degli autoritratti (After Sam) o della volpe nella neve si contrappone alla ricerca delle composizioni astratte in polistirolo o delle fusioni di metallo. Sale e pareti, interamente rivestite da pannelli isolanti argentei e mastodontici tappeti, si offrono alle mani dei visitatori che così possono lasciare la propria traccia “impermanente”. Il percorso della mostra, volutamente non cronologico, si concentra proprio sulla contrapposizione di singole opere, che trovano una meravigliosa cornice negli spazi progettati da Renzo Piano per la Fondation Beyeler.

Le Instructions per creare il proprio “Stingel”

L’anti convenzionalità dell’approccio di Stingel emerge nel primo libro d’artista intitolato Instructions. Redatto in 6 lingue e arricchito di fotografie, illustra ogni singolo passo necessario a realizzare i dipinti astratti che prevedono l’uso di tulle e smalto. Con colore a olio, miscelato con un comune sbattitore, si copre la tela, su cui si applica uno strato di tulle spruzzato di vernice argentata. Rimuovendo successivamente il tulle, la superficie apparentemente tridimensionale, ricorda uno sterile paesaggio. Basta seguire questa semplice procedura per creare il proprio Stingel. In realtà, l’opera ottenuta non potrà mai essere originale, ma parte di una idea che a lui solo appartiene. Con le Istructions l’artista, ironicamente, rimanda al mercato dell’arte.

La casualità del quotidiano

Stingel lavora sulla casualità, quando offre al visitatore la possibilità di prendere parte al processo creativo, lasciando segni e messaggi sulle lastre di metallo riflettente con cui riveste interi ambienti. Ma lo fa anche con sé stesso quando abbandona, sul pavimento del suo atelier, delle tele già compiute, cui lascia assorbire spruzzi di colore, impronte e polvere per creare nuove opere lavorate dal tempo e dal caso.

La Fondation Beyeler propone inedite installazioni site specific

Dipinta quest’anno, la tela iperrealista della pistola a spruzzo ripresa dalla fotografia che illustrava Instructions, è un modo efficace per aprire il percorso espositivo. La pistola a spruzzo è spesso il pennello usato da Stingel per i suoi dipinti astratti. Come nei cinque Untitled del 2019 – dai colori cangianti tra il rosa e l’argento – che illuminano l’ultima emozionante sala. Inedite anche le installazioni site specific: l’enorme tappeto arancione su cui si è invitati a lasciare tracce con le mani e la sala rivestita con il motivo, fortemente ingrandito, di un tappeto persiano.

Il catalogo come libro d’artista

Il catalogo, Ed. Udo Kittelmann, che accompagna la mostra, riflette la poliedricità dell’artista: concepito come libro d’artista dal famoso grafico Christoph Radl, il catalogo di 376 pagine corredato di 400 illustrazioni, offre una esaustiva panoramica sulla intera opera artistica di Rudolf Stingel.

INFORMAZIONI

Cosa: Rudolf Stingel

Dove: Fondation Beyeler, Baselstrasse 77, CH-4125 Riehen Basel

Quando: 26 maggio – 6 ottobre

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18, mercoledì fino alle 20

Biglietti: 12-25€

Link: Fondazione Beyeler

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