di Francesca Spanò | @francynefertiti 

La nostra è un’epoca strana: troppe incertezze e angoscianti previsioni. Da un futuro pieno di probabili insidie, però, nascono nuovi spunti di creatività che il Quasar Institute for Advanced Design (QIAD) di Roma, celebra con Bring Forward e i suoi talk a tema. La rassegna ha preso il via con incontri tra filosofia, arte, architettura e linguaggio e l’ultima ospite di rilievo in ordine di tempo, è stata Bianca Felicori.

Curatrice del progetto Forgotten Architecture, nato per Instagram e diventato un libro edito da NERO Editions, ha parlato dell’importanza e del ruolo dei nuovi collettivi di design e architettura nel talk dal titolo Dall’Io al Noi, generazione collettivo.

Che cos’è Bring Forward?

La percezione collettiva del presente e di ciò che avverrà in seguito e più che mai apocalittica. Siamo bombardati da notizie che riguardano la crisi ambientale e quella energetica, ma anche l’emergenza geopolitica legata alla guerra in Ucraina e la sensazione di allarme generale si fa strada velocemente. Quasar Institute for Advanced Design, l’accademia romana fondata nel 1987 e che da allora è il punto di riferimento per i creativi della Capitale, lancia la rassegna Bring Forward- Parole dal futuro, per ristabilire un equilibrio nella narrazione degli scenari verso cui l’umanità va incontro. Un progetto ambizioso che ha ideato e curato Paolo Casicci, giornalista, content curator e docente e comprende quattro incontri con ospiti di respiro internazionale nel panorama culturale globale. Il nome deriva da un comando dei principali software di progettazione che serve a dare una immagine “in rilievo” alle geometrie. Un termine non casuale, scelto per indicare come il ciclo di talk intenda mostrare quanto progettualità e design possano contribuire a riorientare un destino umano che non è affatto ineluttabile.