Cerchiamo invano alcuni edifici, perché Cassio cattura solo ciò che gli piace, e solo questi elementi trovano il loro posto nei suoi collage. Il suo metodo crea tante piccole storie che si combinano in una storia composta da scene estese. Viene chiarito come i soggetti siano collegati in modo misterioso, anche se non sono nelle immediate vicinanze. Ridisegna città e luoghi secondo il suo punto di vista. Come guardando attraverso un caleidoscopio, la vita urbana appare in tutte le sue sfaccettature.

In un collage vedo una ragazza con occhi grandi e luminosi davanti alle cascate di Singapore, poi un gatto su un camino caldo cattura la mia attenzione. Sono immerso a Barcellona, vedo i catalani con i loro cani appena strigliati e la mia testa traduce “mascotte”. Edifici famosi in tutto il mondo stanno fianco a fianco qui e danno loro un nuovo significato. I ristoranti si fondono con altri edifici, le facciate dei cortili diventano più importanti e l’arte pubblica colorata appare e si mescola ai graffiti. Le prospettive sono coerenti e tutto si fonde perfettamente, fotografato brillantemente. Come fa a farlo?

Quello che dicono le opere mi diventa sempre più chiaro. Percepisco ciò che definisce le città. È l’irrefrenabile gioia di vivere e l’individualità dei suoi abitanti, ognuno dà il proprio contributo all’insieme e lascia il segno. Il fotografo ce l’ha fatta: mi sento un po’ esausta dopo questa mostra. Questo viaggio virtuale attraverso alcune città del mondo ha affinato la mia attenzione e la mia prospettiva, mi ha fatto meravigliare e ridere. Esco nella mia città, mi siedo in un bar, rivedo le mie impressioni e prendo ispirazione per il mio prossimo viaggio…

Testo: Petra v. Schmude/Berlino 2022