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Procida. Graziano Perotti©
Procida. Graziano Perotti©

PROCIDA ANIMA INSULAE

Testo e foto Graziano Perotti

Procida è stata nel 2022 capitale della cultura italiana, un’isola ancora non presa d’assalto dal turismo internazionale, che le preferisce Capri o Ischia. Procida a differenza delle altre isole del golfo ha un’anima più vera. Il contatto con le persone è ancora autentico, perché tengono alla loro identità. Tra i vari aspetti che la caratterizzano c’è la vocazione marinara; da secoli Procida è l’isola “dei marinai” ed è a una di queste famiglie che ho dedicato più tempo: alla famiglia “Armonia-Vanzanella” in coincidenza con il rientro del padre dopo tanti mesi in mare. L’attesa di un padre, di un marinaio è l’anima più autentica dell’isola, quella che distingue da secoli Procida. Nel 1883 il Re Ferdinando II di Borbone fondava la scuola nautica, poi diventata “Regio Istituto Nautico“, una delle prime scuole per Marinai al mondo che ha formato generazioni di valenti capitani , ma la scuola era già presente molto tempo prima del “ Regio Istituto nautico “.

Il proprietario della trattoria " Il Postino " dove hanno girato scene del film e proprietario della bicicletta usata da Massimo Troisi. ph.Graziano Perotti©
Vincenzo Nasti, proprietario della trattoria " Il Postino " dove hanno girato scene del film e proprietario della bicicletta usata da Massimo Troisi. ph.Graziano Perotti©
Vincenzo Nasti, proprietario della locanda Il postino con la bici di Massimo Troisi. ph.Graziano Perotti©
Vincenzo Nasti, proprietario della locanda Il postino con la bici di Massimo Troisi. ph.Graziano Perotti©
Procida. Famiglia Armonia -Vanzane in attesa rientra del padre. ph.Graziano Perotti©
Procida. Casale Vascello. Famiglia Armonia-Vanzanella-Guida. ph.Graziano Perotti©
Procida. Casale Vascello.Famiglia Armonia-Vanzane. Graziano Perotti©
Procida. Casale Vascello.Famiglia Armonia-Vanzane. Graziano Perotti©
Procida. Casale Vascello.Famiglia Armonia-Vanzane. Graziano Perotti©
Procida. Casale Vascello.Famiglia Armonia-Vanzane. Graziano Perotti©

Procida ti accoglie con un’ospitalità di altri tempi, il contadino ti chiama e ti regala un cesto di limoni, mentre il custode del museo fa anche da restauratore di baldacchini e statue lignee, che sfileranno alla “Processione dei misteri”.

Procida l’ho raccontata non nella bellezza del paesaggio e del suo mare, che tutti conoscono ma, nella sua anima più bella, quella dei suoi abitanti. Tutti gli anni l’isola elegge la sua “Graziella”; nel 2021 sino a metà 2022 la “Graziella di Procida” è stata Alessia Mazzella.  “Graziella” è la donna procidana per eccellenza, legata al romanzo autobiografico di Alphonse De Lamartine e alla sagra del mare di agosto Il romanzo narra di una storia d’amore struggente. A Procida cammini per le sue strade, per i suoi sentieri che portano al mare e gli incontri sono a ogni passo, tutti ti sorridono e puoi amorevolmete chiacchierare con loro, capire la loro isola, cercare di amarla come la amano loro, di generazione in generazione Dalla signora che abita nel cortile dove c’era l’antica cisterna e ti racconta la sua incredibile vita, a chi possiede la bicicletta usata dal grande Massimo Troisi nel film “Il Postino”; da chi  ti invita a giocare a carte con loro, ex marinai in pensione, all’ascolto di struggenti melodie del coro di Procida in costume tipico: Procida è mille sortilegi, un’isola ancora da scoprire per tanti viaggiatori.

Parlando con tanti procidani c’è una cosa che è emersa in modo prepotente: non vogliono svendere la loro isola, la loro identità al dio turismo. Amano i viaggiatori che rispettano la loro isola, che vogliono capire la sua anima e temono l’invasione dei turisti, dopo essere stata tanto pubblicizzata in Italia ed all’estero come Capitale della cultura italiana 2022. C’è una frase che mi è rimasta in testa, detta dal direttore del museo di Procida, dove è stata esposta una mostra di dieci fotografi che hanno raccontato l’isola dal titolo “Anima Insulae” una mostra di grande successo, visitata anche dalla commissione Cultura del Parlamento italiano e tanto apprezzata, che la stessa commissione ha voluto presenziare all’inaugurazione, con mia grande soddisfazione come direttore artistico di “Anima Insulae” e di Stefano Petrucci come Ceo dell’evento. Stavamo prendendo un caffè al porto, ascoltavo le sue parole per meglio capire l’isola e poi raccontarla fotograficamente. Tra le tante frasi dette da Nicola Scotto Di Carlo, una me la sono messa in tasca, mi sono alzato e sono andato a cercarla. “L’isola non è quella che cercano i turisti in arrivo, quando scendono dal traghetto e ti chiedono per le spiagge. l’isola è dei procidani e solo parlando con tanti di loro capirai la sua vera essenza”.

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