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Polonia: specchi blu e distese verdi

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Polonia: specchi blu e distese verdi

di Francesca Spanò |@francynefertiti

Un panorama dove il blu e il verde la fanno da padrone, tra corsi d’acqua a specchio e natura incontaminata. La Polonia vanta un paesaggio carico di colori e spazi aperti, in grado di far sognare il visitatore che vi arriva per la prima volta. Qui si giunge con un volo da Varsavia o Danzica. La chiamano la Terra dai Mille Laghi, ma in fondo è un errore, perché se ne contano oltre 3000. La regione della Varmia-Masuria, in particolare, è un’area sorprendente che permette di unire in un solo viaggio esperienze naturalistiche, culturali e storiche. Ad un passo dal Mar Baltico, si tratta della parte nord-orientale del Paese dove la vegetazione regna sovrana e l’acqua occupa il 15 per cento del territorio. Una meta perfetta, insomma, per gli amanti degli sport acquatici, ma anche per chi sogna dedicarsi ad avventure alternative.

Mongolfiera Polonia
Mongolfiera Polonia

Acqua, terra e mongolfiera…

Chi raggiunge questo angolo di Polonia, sicuramente può dedicarsi alle escursioni in canoa o kayak. Tra i percorsi acquatici più particolari, qui, c’è quello del fiume Krutynia che per oltre 100 km, incontra 17 laghi, la Foresta di Piska e il Parco Paesaggistico della Masuria. Essendo un luogo molto rigoglioso, può capitare di incontrare l’airone cenerino o il cigno reale, considerato il più grande uccello d’Europa o, ancora, l’aquila di mare a coda bianca e l’aquila reale, o cormorani, corvi e gru. Chi sogna la barca a vela, può navigare tra i laghi su un itinerario di 111 km. Chi, ancora, preferisce restare a terra, può dedicarsi ai giri in bicicletta, grazie alla presenza di numerose piste ciclabili che arrivano anche tra scorci non segnalati dalle guide turistiche. Si può poi percorrere un tratto del Green Velo, l’itinerario per bici che attraversa ben 5 regioni della Polonia nord-orientale per un totale di circa 2.000 km, di cui ben 397 km si trovano proprio in Varmia-Masuria. E per scoprire il panorama dall’alto, c’è la mongolfiera, con un volo al tramonto, di una magia assoluta.

cibo Polonia
Polonia cucina tipica

Seguendo il Canale di Elblag, sito Unesco

Si tratta, in realtà, di un sistema di canali che comprendono un capolavoro dell’ingegneria ottocentesca, tanto da far parte dei luoghi simbolo dell’eredità culturale mondiale dell’Unesco. Su cinque rampe vengono fatte scorrere le navi sopra apposite piattaforme dotate di rotaie e azionate meccanicamente dalla forza del flusso di acqua.  Noto anche come Elbląg-Ostróda, è il canale navigabile più lungo della Polonia: lungo quasi 152 km comprese le ramificazioni, collega il lago Druzno con Drwęca e Jeziorak. Da Druzno, attraverso il fiume Elbląg si arriva alla laguna della Vistola, per poi attraversare il Canale Jagellonico e il Nogat, collegando la Vistola con il Mar Baltico.

Dal capoluogo ai borghi senza tempo

Il capoluogo dell’area è Olszytyn e da qui ci si può spostare verso pittoresche cittadine, trionfo di castelli e siti storici. A Olszytyn ha vissuto anche l’astronomo Niccolò Copernico ed è ricca di aree di interesse come la Città Vecchia, cui si accede attraverso la Porta Alta che faceva parte delle antiche mura difensive. C’è poi la Piazza del Mercato, dove sorge il Municipio in stile neogotico che mostra all’esterno numerosi orologi ad esso fissati, e il Castello in stile gotico di Olsztyn (risalente al XIV secolo, il più antico della città) amministrato nel XVI secolo proprio dall’astronomo Niccolò Copernico che oggi ospita il Museo della Varmia-Masuria, custode di alcuni manoscritti e di uno dei ritratti più significativi del famoso astronomo. Molto bella è Gizycko, il “capoluogo della vela”, per le numerose manifestazioni velistiche che ospita

Tanta buona cucina

Nella Varmia-Masuria vanno per la maggiore piatti a base di pesce, sia d’acqua dolce che salata, come il rinomato coregone bianco (sielawa) o pesce fritto come le anguille e i lavarelli, oltre al pregiato caviale di luccio. Nel tempo non sono mancate influenze multietniche e storiche (tedesche, russe e della cucina della Masovia), che oggi si ritrovano in alcune pietanze, come i kartacze – canederli di patate farciti con la carne, i dzyndzalki, una specie di pierogi farciti con carne di manzo. Qui si producono anche ottimi salumi, tra cui il prosciutto dylewska, affumicato a freddo con la legna degli alberi da frutto che dona al salume un aroma unico e una modesta aggiunta di zucchero alla salatura oltre ai formaggi dal gusto intenso, spesso, ancora oggi, preparati in gran parte a mano. C’è, infine, lo sękacz, dolce di pan di spagna con una forma simile a un tronco d’albero, cotto lentamente su uno spiedo con fuoco acceso con legno di betulla e in forno aperto e il liquore niedźwiedziówka, letteralmente “liquore degli orsi”, bevanda a base di alcol e miele che può essere servita anche calda, dalle ottime qualità salutari.

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