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Polinesia neozelandese: un’inaspettata scoperta

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Polinesia neozelandese: un’inaspettata scoperta

di Redazione | @travelglobemag

La Polinesia neozelandese è un piccolo paradiso composto da quindici isole situate tra isole Samoa e Polinesia francese. Qui le stelle brillano come diamanti, le palme danzano alla musica del vento e il mare vanta colori ineguagliabili. Per raggiungerle ci vogliono venti ore di volo, ma per innamorarsene perdutamente basterà un attimo.

Alle Isole Cook l’aria profuma di fiori – di frangipane, per la precisione -, ci sono poche strade, la vita si vive lentamente e di turisti ne arrivano ancora pochi. Uno di quei luoghi dove riconnettersi con la vera essenza della natura, seguendo i propri ritmi e assorbendo energia vitale.

Polinesia neozelandese: 15 isole, un solo colore

Aitutaki

Le Cook sono suddivise in due gruppi: quello meridionale, formato da isole di origine vulcanica, e quello settentrionale, coni atolli corallini scarsamente popolati. Entrambe le tipologie sono però accomunate da spiagge bianche, romantiche lagune, vegetazione lussureggiante e, soprattutto, mare turchese considerato tra i più belli al mondo.

Le più accessibili sono Rarotonga, Aitutaki e la piccola Atiu conosciute rispettivamente per la barriera corallina, la laguna e l’aspetto selvaggio. È proprio sulla più piccola, infatti, che avventurosi e amanti della natura più incontaminata scelgono di andare. Una meravigliosa foresta tropicale occupa l’entroterra, nascondendo profonde grotte calcaree che fanno da rifugio durante le giornate particolarmente assolate; la presenza di una rarissima barriera corallina fossile chiamata makatea, inoltre, caratterizza questo piccolo gioiello dalle altre terre che compongono l’arcipelago.

La laguna blu di Aitutaki è forse la più fotografata al mondo, ma come dare torto a chi rimane sopraffatto dalla sua bellezza? Per abbracciare in un solo colpo il mare e tutte le sue motu, bisogna raggiungere il Maungapu, un’altura di 125 metri che sorge all’estremità nord dell’isola: da lì i tramonti e le notti stellate hanno un che di magico.

I profili frastagliati di Rarotonga, infine, accolgono chi è in cerca di relax e benessere. La barriera corallina che la circonda crea infinite sfumature di blu ma i più sportivi potranno avventurarsi nell’entroterra e attraversarla a piedi in circa due ore, da nord a sud.

Qualche curiosità

Per un souvenir unico e prezioso, scegliete le perle nere Avaiki. Nascono nelle limpide profondità di Manihiki Island, uno dei luoghi abitati più antichi al mondo. Vengono raccolte in maniera sostenibile secondo una complessa pratica che richiede competenze specifiche.

Per spedire cartoline ai propri amici e familiari, invece, dovrete andare a One Foot Island, l’unica isola disabitata ad avere un ufficio postale dove vi timbreranno anche il passaporto. Appartata e romantica, è raggiungibile a piedi da Honeymoon Island, uno dei motu più remoti.

La lingua Māori è un tesoro prezioso per tutti i nativi neozelandesi, una lingua da tramandare, ed è per questo che l’Hika Tourism Cook Islands ha pensato di ideare Hika Kia Orana, un’utile app che vi permetterà di tradurre istantaneamente dall’italiano al Maori le frasi indispensabili per il vostro soggiorno, oltre che essere uno strumento interessante per conoscere meglio la cultura polinesiana.

Isole sostenibili

La Polinesia neozelandese è un angolo di mondo incontaminato che merita di essere protetto. Per compensare l’impatto che il turismo ha sul territorio, è stato ideato il Mana Tiaki – Protect a Little Paradise, il programma creato affinché i visitatori possano contribuire alla tutela dell’ambiente polinesiano. Il progetto prevede che, al momento del check-out, si possa decidere se partecipare all’iniziativa con una donazione volontaria destinata a una delle cinque aree d’interesse: i giovani, lo sviluppo eco-sostenibile, la gestione dei rifiuti, la biodiversità e il cambiamento climatico.

Come arrivare

Le Isole Cook si raggiungono con Air New Zealand da Auckland o Los Angeles, e con voli diretti anche da Sydney e Tahiti, mentre i voli interni sono operati da Air Rarotonga. Il periodo migliore per visitare le Cook va da maggio a ottobre ma il clima tropicale mitigato dagli alisei è presente tutto l’anno. Non sono necessari visti o vaccini, si consigliano solamente un’adeguata protezione solare.

Info: Cook Islands

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