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Pentedattilo: il borgo calabrese che rivive

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Pentedattilo: il borgo calabrese che rivive

di Federica Giuliani 

Pentedattilo è un borgo della Calabria che fu fondato nel 640 a. C. da coloni greci. In epoca romana, poi, divenne un fortino di controllo su chi proveniva dall’Aspromonte. Fino all’arrivo dei Bizantini e dei Normanni, invece, subì un primo abbandono. Successivamente, passò di proprietà in proprietà fino a che non venne acquistato dai marchesi Alberti, a cui è legata una triste storia.

Era il 1686 quando il barone Abenavoli decise di prendere in moglie Antonietta Alberti, che però era stata concessa in sposa a Don Petrillo Cortez, figlio del viceré di Napoli. La notizia scatenò l’ira più furibonda nel barone che, nella notte di Pasqua, entrò nel castello e uccise tutti gli Alberti. Rapì invece l’amata e il promesso sposo, costringendo Antonietta a sposarlo mentre il vicerè riuscì a far liberare il figlio, non senza compiere l’ennesima strage di uomini. Il barone fuggì con la sposa a Vienna ma poi lui entrò nell’esercito, mentre lei si fece suora di clausura.

Storie di fantasmi

In seguito a questa storia si iniziò a raccontare di fantasmi e urla tra le mura del castello. Spettri a parte, oggi Pentedattilo è un borgo che vuole vivere, mostrando le bellezze rimaste dei tempi passati. Il villaggio prende il nome dalla forma della rocca, che assomiglia a una grande mano; dopo essere stato abbandonato dai suoi abitanti a causa delle minacce naturali e per effetto della migrazione, è tornato a nuova vita grazie a un progetto di albergo diffuso voluto e condotto dall’Associazione Pro Pentedattilo, dall’Agenzia dei Borghi solidali con il sostegno di Fondazione con il Sud, dalla Comunità europea e da molti ragazzi che, ogni anno, giungono qui grazie ai Campi della legalità Arci e Libera.

Al momento il borgo è abitato stabilmente da una sola persona, ma molte case sono state trasformate in laboratori artigiani e artistici.

Un evento da non perdere

Tra gli eventi che animano il borgo c’è sicuramente il Paleariza, uno dei più importanti eventi della Regione che riguardano la musica etnica e popolare. Un festival nato nel 1997, che ancora oggi allieta paesani e turisti ogni agosto non solo a Pentedattilo, ma in tutti i comuni dell’Area Grecanica. Il Festival prevede concerti, teatro, letteratura, lingua, danza, fotografia, film, workshop, visite guidate, editoria, artigianato, escursionismo ed enogastronomia. Un evento premiato nel 2011 dal Ministero del Turismo con il marchio “Patrimonio d’Italia”, dedicato agli eventi culturali che valorizzano e mettono in luce le tradizioni italiane per coinvolgere ed accogliere i turisti.

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