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Paesi Baschi: riapre Chillida Leku, il museo dell’indimenticabile scultore

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Paesi Baschi: riapre Chillida Leku, il museo dell’indimenticabile scultore

Lo scultore Eduardo Chillida è scomparso nel 2002, ma il suo mito e la sua arte non accennano a essere dimenticati. Per questo motivo la notizia della riapertura al pubblico del museo Chillida Leku, da lui stesso fondato, è stata accolta con grande entusiasmo. Non solo nei Paesi Baschi, sua terra d’origine. A San Sebastian, dunque, i suoi capolavori ritrovano spazio e vita, grazie anche alla galleria Hauser & Wirth.

La storia

L’artista, del resto, aveva desiderato a lungo un angolo carico di giardini e ambienti differenti, dove  lasciare i suoi capolavori per sempre. Qui, dunque, forma, spazio e tempo convivono in nome proprio dei suoi progetti e ora i visitatori potranno di nuovo affollarlo. Quando l’esposizione aprì i cancelli per la prima volta, era l’anno 2000 e la location era la fattoria di Zabalaga (nel comune di Hernani, nei pressi di San Sebastián), risalente al XVI secolo. Aveva pensato alla ristrutturazione completa di quello che era un ex allevamento di cavalli e se ne era preso cura come se fosse una vera scultura. Sin da subito era diventato l’indirizzo dove si trovava la maggior parte della sua produzione in una atmosfera unica. Per un decennio quell’oasi è stata chiusa, ma adesso i suoi 11 ettari di terreno sono di nuovo fruibili a chi desidera respirare bellezza, arte e natura. Tra gli interventi apportati ci sono novità per l’area di accoglienza con biglietteria, caffetteria e shop e non sono mancate le opere di mantenimento dell’antico edificio rurale.

Un artista particolare

Dopo Picasso e Miró, Chillida ha rappresentato un vero mito e le sue opere arricchiscono ancora oggi collezioni private e pubbliche in giro per la Spagna. Divenne noto dal 1958, quando rappresentò il suo Paese alla Biennale di Venezia e, da allora, il successo non lo ha mai lasciato. Sei opere sono state da lui donate alla sua città, a cominciare da Peine del viento, formato da tre monumentali ganci in acciaio massiccio, inseriti tra le rocce della costa all’ingresso di Playa de la Concha.

Il museo Chillida Leku

In questo paradiso a cielo aperto si trova oltre al giardino e all’edificio antico, anche una villa signorile dei primi del Novecento tra 42 sculture dell’artista e, in un angolo appartato, c’è pure la sua tomba. La chiusura era avvenuta fondamentalmente per mancanza di fondi e non era andato a buon fine il tentativo di coinvolgere le autorità locali dei Paesi Baschi nella gestione, così la famiglia ha chiesto ai galleristi svizzeri Hauser & Wirth di amministrare e promuovere il progetto e, finalmente, la riposta è stata positiva. Oggi a presiedere il museo ci pensa il figlio Luis, con la partecipazione del fratello Ignacio e del nipote Mikel, sempre seguendo le volontà dell’artista che era profondamente legato al territorio e alle sue materie prime.

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