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Oman: in primavera il panorama si tinge di rosa

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Oman: in primavera il panorama si tinge di rosa

di Francesca Spanò |@francynefertiti

Le montagne dell’Hajar, in primavera, vanno in scena con uno spettacolo che ogni anno è una sorpresa. Da marzo in poi, in Oman, si assiste alla raccolta delle profumatissime rose e il panorama si colora. Sono ancora le settimane in cui dedicarsi al trekking e al relax tra terrazzamenti fioriti e antichi villaggi.

Magie del Sultanato

In questo splendido angolo di mondo, il clima di questi mesi è perfetto per dedicarsi alle esperienze outdoor e le escursioni in montagna sono proprio un must per partecipare a quella che è una vera tradizione del Paese, dedicata al fiore per eccellenza. I ponti di fine primavera sono ottimi per prendere parte al momento più profumato dell’anno di tutta la Penisola Arabica. Da queste parti non mancano le catene montuose e nella parte settentrionale del Paese, in direzione di Nizwa c’è Jabal Akhdar, la cosiddetta “Montagna Verde” e Jabal Shams “Montagna del Sole”. Quest’ultima è la vetta più alta del Paese con i suoi 3028 metri e percorsa da vari sentieri di trekking.

rosa damascena
rosa damascena

Circondati dalle rose, cosa vedere

Jabal Akhdar ha un’altitudine di 3000 metri e ospita diversi paesini come Seiq Al Sheira, Wadi Bani Habib, Al Saqer e Al Qasa, tanto per citarne alcuni. Da vedere sono sicuramente le Grotte di Al Hoota, recentemente restaurate e risalenti a circa due milioni di anni fa, con le loro stalattiti e stalagmiti. Non meno notevoli sono gli antichi castelli e le fortezze della zona, come il Forte di Bahla, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e il Forte e Souq di Nizwa. Uno dei luoghi simbolo del Sultanato è, poi, Jabreen Castle, vicino a Bahla con l’enorme torre centrale dal diametro di 45 metri. Dalla sua sommità si gode della vista panoramica su tutta la città, e sulle tipiche palme che producono datteri, una delle prelibatezze del paese. Altro imperdibile appuntamento è quello con la città di Fanja, a circa 25 km da Mascate, tra oasi di palme, souq tradizionali e rovine archeologiche. L’appuntamento imperdibile è, però, ogni anno fino a maggio tra le montagne di Jebel Al Akhdar quando tra odori intensi e colori pastelli si assiste alla fioritura della rosa damascena. Raccolta in buona parte ad aprile, è utilizzata per la produzione di essenze, aromi e rimedi erboristici in Oman e in tutto il Medio Oriente. Sono diversi i tour operator che organizzano dei giri a tema. Chi vi prende parte, può scoprire come i petali vengono selezionati e utilizzati nella distillazione domestica tramite contenitori in argilla chiamati borma e attraverso un artigianale sistema di condensa, si distilla l’acqua di rose. L’attar si acquista pura (al suq) e la si ritrova come essenza nei profumi, prima di tutto in quelli di Amouage, rinomato brand di fragranze di lusso made in Oman. In più, si utilizza anche per i dolci come l’halwa o nella miscela del caffè servito con i datteri nelle dallah in argento intarsiato. Viene inoltre tradizionalmente usata per aspergere gli ospiti che si invitano a pranzo in segno di benvenuto.

rose Oman
rose Oman

Escursioni e avventura

In Oman, molte sono le esperienze alternative da provare tra le montagne. Ci si può dedicare a escursioni i sentieri e canyoning, arrampicata e trekking in mountain bike per i più esperti, ma anche visite ai wadi e lunghe passeggiate sul dorso di un cammello. I tour si possono quasi tutti completare in giornata ma gli amanti del trekking possono decidere di compiere un grand tour della parte occidentale del massiccio Hajar a piedi in una dozzina di giorni, fra Jabal Shams e Jabal Akhdar. Molto bella è l’escursione da Riyam a Mutrah, un modo eccellente per sfruttare al meglio un pomeriggio e vedere la capitale Mascate da una prospettiva diversa. Questo percorso offre una fantastica vista sul porto di Mutrah, sul Parco Riyam e sulla vecchia Muscat, con scorci sul mare. O ancora, per rimanere in montagna, Jebel Akhdar ospita verdeggianti pendii terrazzati e villaggi con temperature miti durante tutto l’anno. Qualche percorso di trekking? Quello che parte dal villaggio di Al Aqor al plateau di Sayq, passando per gli insediamenti di Al Ayn e Ash Shirayjah: una piacevole passeggiata su un vecchio sentiero con alcuni gradini di pietra, mentre si cammina lungo stretti aflaj (i canali di irrigazione centenari che irrigano le fattorie terrazzate) e attraverso frutteti frondosi che offrono una pausa dal sole. Gli esperti possono partire dalle piscine naturali color smeraldo di Wadi Bani Khalid, subito dopo il villaggio di Miqil, seguendo un vecchio sentiero fino a salire al punto più alto di 2100 m con vista sul canyon e sulle piantagioni di datteri.

Dove dormire

Tra gli hotel di montagna c’è Alila Jabal Akhdar, il primo a cinque stelle in altura a 2500 metri sul livello del mare, Anantara Al Jabal Al Akhdar vanta 115 suite e ville di design, Sama Heights Resort & Spa con spendide tende in stile beduino e The View, un eco-campo tendato con vista. Altre strutture da tenere d’occhio in zona sono DusitD2 e Sahab Resort & Spa.

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