di Francesca Spanò | @francynefertiti
Dopo lo stop alla scalata del monolite sacro agli aborigeni (con sommo dolore di buona parte del turismo internazionale), l’Uluru stupisce ancora. L’installazione colorata dell’artista Bruno Munro resterà aperta per sempre. Il suggestivo campo di 50 mila bulbi al led che la sera crea un effetto unico di fronte al rilievo rossastro, doveva chiudere il 31 marzo del 2019, poi il suo spettacolo quotidiano era stato prorogato fino al 2020 e adesso la bellissima new. L’allestimento è composto da luci che si alimentano con l’energia solare e arricchiscono di mille sfumature il parco nazionale di Uluru-Kata Tjuta ad ogni crepuscolo.
Le novità
Il terreno è stato riallestito con una spesa di un milione di dollari e ciò significa che, nel frattempo, è decaduto il progetto di ripiantare questi splendidi boccioli di vetro in diverse altre parti del mondo lontano dall’Australia. Da tre anni ormai l’iniziativa sta conquistando i viaggiatori che arrivano da queste parti e grazie a chilometri di fibra, la meraviglia continua a incantare tutti. Un modo per “distrarre” chi sa che mai più potrà giungere in cima all’Uluru, ormai diventato uno sport mondiale che però rovinava e profanava una montagna dalla lunga storia e importanza religiosa e culturale. Senza dimenticare che è antica di ben 550 milioni di anni.
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