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Tarocchi e carte da gioco artistiche: la mostra a Roma

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Tarocchi e carte da gioco artistiche: la mostra a Roma

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Autografi di personaggi famosi tra i profili ingialliti di antichi tarocchi e poi quelli più nuovi, artistici, realizzati da diversi nomi noti. Per gli appassionati del genere e non solo, al Museo di Roma Palazzo Braschi fino al prossimo 30 aprile è ospitata la mostra I pittori del ‘900 e le carte da gioco- La collezione di Paola Masino.

Giocare intorno ad un tavolo con i pittori del secolo scorso

Da Carla Accardi a Burri, a Consagra, da Primo Conti a Carrà, da Campigli a Capogrossi, a Cagli, da Fautrier a Cocteau, da Carlo Levi a Guttuso, da Prampolini a Fausto Pirandello. Sembra di vederli tutti insieme giocare a carte attorno ad un tavolo, in una ideale quanto suggestiva partita. A donare questi particolari “reperti” è stato Alvise Memmo al Museo di Roma e sono esposti per la prima volta al pubblico nelle sale al piano terra. L’installazione è  promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura e a cura di Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini.

Chi era Paola Masina

Era la compagna di Massimo Bontempelli, ma soprattutto una donna molto colta ed anticonformista. Frequentava assiduamente letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, nelle varie residenze, a Roma, Firenze, Parigi, Milano, a Venezia e, d’estate, a Castiglioncello e a Forte dei Marmi. Giocava a poker, a pinnacolo (con Bontempelli), a scopone (con Pirandello) e ad un certo punto della sua vita ha iniziato a collezionare i mazzi. A questo punto ha deciso di chiedere agli amici di crearne di originali per lei e così si sono sbizzarriti con carte napoletane, francesi e Tarocchi.

Carte artististiche per una collezione unica al mondo

L’arte pittorica del Novecento è raccontata attraverso questi oggetti quotidiani che diventano particolari, opere d’arte e una“simbolo metafisico”. In più, sono esposti per la prima volta pure i i ritratti di Paola Masino, opera dei pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e di famosi fotografi, da Bragaglia a Ghitta Carell, da Luxardo, a Sommariva. Tutti degli anni ’30, mentre è del 1968 il ritratto di Alexander Calder, autore anche di una splendida carta in bianco e nero, la Regina di fiori. E poi, col contributo dell’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, sono esposte foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, libri editi e inediti di Paola Masino. 352 carte dipinte più ricordi vari.

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