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Siria: la rinascita dopo la distruzione. Palmira riaprirà entro il 2019

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Siria: la rinascita dopo la distruzione. Palmira riaprirà entro il 2019

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Palmira, sito archeologico siriano parzialmente distrutto dall’Isis, potrebbe riaprire entro l’estate 2019 e tornare a raccontare la Storia al mondo.

A ipotizzare la riapertura è il governatore di Homs, Talal Barazi, dando l’annuncio in un’intervista all’agenzia di stampa russa Sputnik. “Le autorità hanno un progetto di restauro di tutti i danni subiti dall’antica città di Palmira. Inoltre, ci sono proposte, da parte delle potenze mondiali, per restaurare alcune opere d’arte e tesori storici di Palmira. Credo che Palmira sarà pienamente pronta ad accogliere i turisti nell’estate del 2019”.

Ho visto Palmira nel 2009, due anni prima dell’inizio della guerra, e ricordo il vento caldo del deserto, la sabbia accecante e il girovagare libera tra i suoi resti: non era previsto alcun biglietto d’ingresso.

Un luogo senza tempo, dal fascino indiscutibile: Palmira (con tutti i tesori siriani) è un patrimonio mondiale, che deve tornare a nuova vita.

Al momento, purtroppo, lo scenario è sconvolgente: l’Isis ha distrutto gran parte della Città Vecchia, i templi di Bel e di Baalshamin, l’Arco di trionfo e le colonne nella Valle delle tombe, cancellando la città che è stata per secoli tappa fondamentale per i viaggiatori, testimone di floridi commerci.

La Sposa del Deserto, come viene chiamata Palmira, rappresenta la storia del mondo e non appartiene solo alla Siria. I lavori di recupero avranno luogo grazie al contributo dell’Unesco, ma anche di Italia, Russia e Polonia.

Spero di poter tornare presto in questo Paese ingiustamente martoriato e di riprendere a perdermi lungo le sue strade, per ritrovare le persone incontrate in uno dei viaggi più belli mai fatti.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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