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Roma si veste di Natale e “impacchetta” due simboli dell’architettura

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Roma si veste di Natale e “impacchetta” due simboli dell’architettura

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Due enormi fiocchi rossi che ricordano gli attesi regali di Natale, tornano a “impacchettare” altrettanti capolavori dell’architettura capitolina. The Biggest Bow punta sul Centro Direzionale Argonauta e sulle torri Lafuente. Un fenomeno legato alla urban art che strizza l’occhio alla sostenibilità, soprattutto riguardo al primo, recentemente restaurato, che è riuscito a farsi largo nella lista dei principali nomi legati all’efficienza energetica europea.

The Biggest Bow: il progetto

Non si tratta di certo di un semplice effetto scenografico. The Biggest Bow, infatti, è stato commissionato da Valle Giulia Real Estate, proprietaria degli edifici e ideato da Thirtyone Design, fondata nel 2015 da Claudia Campone, e realizzato per il terzo anno consecutivo con Fly In, azienda italiana leader nel settore dei gonfiabili, e il supporto di Tecnostyle. Questi due grandissimi decori natalizi, sono illuminati internamente in modo da essere visibili anche la notte e sono posti sulle facciate degli edifici. Nelle torri Lafuente, l’installazione si arricchisce anche di un grande rocchetto di nastro rosso con un paio di forbici, come se si trattasse di un lavoro incompleto che qualche gigante tornerà a sistemare. Due installazioni che celebrano le festività in arrivo con grande ironia e con un sicuro effetto “WOW”. Rientrano nel programma Argonauta Design Crew che porterà design e urban art nelle architetture di proprietà di Valle Giulia Srl attraverso un ciclo di installazioni e un concorso di idee aperto alle accademie di design e arti applicate che si concluderà nel giugno del 2020 con la premiazione del progetto considerato più idoneo da una giuria di progettisti e addetti ai lavori. In questo modo, il Centro Direzionale Argonauta, giornalmente raggiunto da circa 5mila persone, potrebbe diventare un vero e proprio hub della creatività con strutture indoor e outdoor ispirate a un’idea di condivisione dello spazio.

I due edifici infiocchettati

Il Centro direzionale Argonauta, in zona Ostiense, e le torri Lafuente a Parco de’ Medici, visibili dall’autostrada Roma-Fiumicino e capolavoro dell’architettura del Novecento firmato da Julio Lafuente e Gaetano Rebecchini alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, sono due vere opere d’arte. Il primo, tra l’altro, ha da poco portato 657 pannelli solari con una produzione annua di 137.62 MW, a cui si somma l’impianto fotovoltaico sulle pensiline, di 365 kWp distribuito su di una superficie di 2.176,70mq, per una produzione annua di 484.472 kWh. I due impianti generano insieme 622.092 kWh annui, interamente a servizio dell’edificio. Il risparmio in termini di CO2 è stimato in circa 170 tonnellate per anno. Impacchettati con due enormi fiocchi, questi giganteschi palazzi arricchiscono la città di quell’aria di festa che ogni anno ci fa sognare.

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