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Ritrovato sui fondali di Gozo un vascello fenicio

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Ritrovato sui fondali di Gozo un vascello fenicio

di Federica Giuliani

[b]Malta e Gozo[/b] furono per i Fenici importanti punti strategici, tanto da descrivere l’arcipelago come un [i]rifugio, luogo di ancoraggio[/i]. Le isole, infatti, si rivelarono il porto ideale per lo sviluppo dei commerci a ovest del Mediterraneo perché sufficientemente lontane dalla concorrenza dei Greci.

Il [b]passaggio dei Fenici[/b] è testimoniato dalle tombe rupestri a Siġġiewi, Paola e Mdina, mente tracce della loro influenza sono evidenti nei nomi di alcune località come Marsaxlokk e Marsaskala) e nelle tipiche imbarcazioni colorate, chiamate [i]luzzu[/i].

Pochi giorni fa è stata fatta un’altra straordinaria scoperta: un vascello fenicio risalente al 700 a. C. è stato ritrovato al largo delle coste di Gozo, a 120 metri di profondità. La spedizione archeologica è condotta da Timmy Gambin dell’Università di Malta, nell’ambito del progetto GROPLAN in partnership con il Centro Nazionale Francese di Ricerca dell’Università di Aix-Marseille.
Per la precisione sono state rinvenute una cinquantina di anfore, utilizzate per il trasporto di olio e vino, e più diventi blocchi di pietra lavica utilizzati probabilmente come zavorra.

[b]Il relitto[/b], lungo circa 15 metri, [b]è uno dei più antichi mai ritrovati[/b] nel Mediterraneo e, al momento, è in corso di documentazione per poterne ricostruire un modello 3D ad alta risoluzione. Ci sono ottime probabilità, afferma Gambin, che lo scafo in legno sia perfettamente conservato.

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