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Regno Unito: cosa cambia dopo la Brexit

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Regno Unito: cosa cambia dopo la Brexit

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Non era certo un segreto da mesi, ma solo alla fine di gennaio 2020 il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea, una discussa scelta denominata appunto Brexit. Una decisione politica che, però, ha sin da subito delle ripercussioni (o comunque delle novità) anche nel settore del turismo. Quali sono le più importanti, dai documenti fino ai trasporti e come si possono affrontare senza stressarsi se si ha in mente un viaggio tra Londra e dintorni?

Volare in Inghilterra, cosa cambia?

I documenti

Al momento si può volare nel Regno Unito con la sola carta di identità, ma non è certo che le cose non cambino da un momento all’altro. Molto probabile è che diventi necessario il passaporto, che consigliamo comunque di portare con sé. I residenti, invece, stanno via via tornando al loro passaporto color blu scuro. Un’ipotesi per nulla da scartare, inoltre, è quella che a breve possa essere necessario il visto elettronico, come quando si viaggia verso gli Stati Uniti. Ad oggi, però, è solo una ipotesi che potrebbe diventare realtà dal 2021. Se dovesse concretizzarsi, i cittadini europei dovranno compilare un modulo online e ottenere l’autorizzazione dell’Home Office britannico almeno tre giorni prima dell’arrivo, con i relativi costi dell’operazione.

I trasporti

La low cost più gettonata per questa destinazione resta la Ryanair che, dal canto suo, fa sapere che non ci saranno ripercussioni di nessun tipo ma staremo a vedere. Ad oggi nessun rincaro previsto e nemmeno nessuno stop dei voli. Per quel che concerne gli spostamenti in treno, la prima novità riguarda il cambio di nome della società che gestisce il tunnel sotto la Manica, denominata fino a non molto tempo fa Eurotunnel. Ora il suo nome è Getlink, ma il termine è rimasto lo stesso per il trasporto ferroviario tra Folkestone e Calais.La metropolitana, infine, resterà l’iconico e semplice mezzo per spostarsi a Londra, ma la nuova linea non verrà inaugurata prima della fine del 2021 e sarà pienamente operativa solo a partire dal 2022. Con la Brexit, infatti, sono stati tagliati momentaneamente i fondi.

Shopping, valuta, roaming e lavoro

Per chi desidera volare in Inghilterra per dedicarsi allo shopping, potrebbero aumentare le commissioni praticate dagli uffici di cambio valuta dopo la Brexit. Il consiglio più valido è quello di prelevare le sterline dai bancomat, ricordandosi che al momento la moneta locale è debole e fare acquisti può essere molto conveniente. In merito al roaming, ormai gratuito in tutti i Paesi dell’Unione Europea, pare ci saranno dei cambiamenti dal 2021 quando questo privilegio potrebbe non essere più garantito. E per gli italiani che lavorano a Londra che succederà adesso? Fino al 30 giugno 2021 c’è tempo per richiedere il settled status, ovvero il permesso di soggiorno definitivo, a cui hanno diritto i cittadini residenti in Uk da più di 5 anni, o il permesso temporaneo (pre-settled status) per chi si trova nel Paese da meno di 5 anni. E poi bisognerà attendere l’esito, di solito positivo.

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