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Procida Capitale della Cultura 2022: conosci l’isola di Arturo

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Procida Capitale della Cultura 2022: conosci l’isola di Arturo

di Redazione | Instagram

Procida, isola in provincia di Napoli da poco più di 10mila abitanti, sarà la Capitale della Cultura 2022. È la prima volta che il riconoscimento viene attribuito a un piccolo borgo, ma dalla motivazione si evince che sono stati premiati la straordinaria bellezza paesaggistica e patrimoniale. Inoltre “Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono.”

Il progetto La Cultura non Isola

44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati. Cinque le sezioni del programma:

  • Procida inventa: Processi ed eventi propriamente artistici quali mostre, performance e opere site specific.
  • Procida ispira: L’isola quale fonte d’ispirazione, sia a livello reale che immaginario.
  • Procida include: Progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività.
  • Procida innova: Per promuovere il rapporto tra cultura e innovazione, favorendo momenti di confronto tra la comunità nazionale degli innovatori e la comunità locale.
  • Procida impara: Iniziative che agevolino il rafforzamento di una comunità educante, mediante la creazione di alleanze aperte, che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale.

Procida da vedere

Meno gettonata della vicina Ischia, Procida è splendida soprattutto in primavera quando la natura è in fiore e il clima perfetto per lunghe giornate all’aperto ma senza la folla che, inevitabilmente, la invade d’estate.

  • La Corricella: scelto da Massimo Troisi e Michael Radford per girare diverse scene de “Il Postino di Neruda”, è un borgo marinaro più antico di Procida. È molto apprezzato per gli scorci romantici, per il porto seicentesco e le facciate variopinte. Vi si accede vi mare o attraverso quattro gradinate che introducono ad altrettanti itinerari.
  • Marina Grande: chiamata Sent’Co dai procidani, ­è il borgo che dà il benvenuto sull’isola. Qui non manca nulla: spiaggia, bar e ristoranti offrono tutto il necessario per un perfetto relax.
  • La Chiaolella: frazione celebre per la spiaggia, il porticciolo e i ristoranti specializzati nella cucina marinara.
  • Vivara: un piccolo paradiso naturalistico da esplorare, previa prenotazione, a piedi per godere al massimo dell’ambiente protetto.

Itinerario letterario a Procida

Al fascino discreto di Procida non rimase indifferente Elsa Morante che, nel 1955, ebbe proprio qui l’ispirazione per L’isola di Arturo. Storia ambientata negli anni Quaranta, il cui protagonista è Arturo, un ragazzo orfano di madre che trascorre l’adolescenza nella sua isola natia, nutrendosi di sogni e aspettando ciclicamente il ritorno del padre girovago.

Tra i luoghi menzionati tra le pagine del libro c’è Terra Murata, l’insediamento più antico dell’isola, ma c’è anche il Palazzo Reale (o Palazzo d’Avalos), fatto erigere nel 1563 da Innico d’Avalos, cardinale d’Aragona.

La Piazzetta, limitata a ponente, in vista della marina, da una semplice balaustra, splendeva, a quell’ora di un’accensione calma e stupenda, fra il colore rosa arancione dei suoi muri e il grande riflesso d’oro dell’acqua.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA 

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