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Okike: un cortometraggio per capire cosa significa richiedere asilo

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Okike: un cortometraggio per capire cosa significa richiedere asilo

Okike – Progetto Crowdfunding from Dibbuk Produzioni on Vimeo

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Per capire, bisogna vedere

cit. Okike

Guardare i migranti sbarcare sulle coste italiane comodamente seduti sul divano di casa nostra mette un filtro sul cuore, che non fa comprendere davvero quello che deve aver patito una persona prima di decidere di lasciare il proprio Paese, i propri averi e la propria famiglia per tentare – e sottolineo tentare – di salvarsi la vita altrove. È questo che vuole raccontare Okike, il cortometraggio realizzato da Dibbuk Produzioni in collaborazione con il GUS, Gruppo Umana Solidarietà e Marche Film Commission.

Okike: uno sguardo nella vita di un richiedente asilo

Okike vuole raccontare la difficoltà di convivere con il trauma della fuga, della violenza, dell’esilio e della solitudine. Lo vuole fare – il più possibile – con leggerezza e ironia, mostrando gli sforzi di un protagonista che ha dentro un Mondo, ma che non ha i mezzi né le capacità per ricrearlo. Un personaggio che ha una storia, sì, ma che paradossalmente ha una storia troppo simile a tante altre. Uno sfortunato che nonostante tutto e tutti vede nel raccontare e nel far conoscere e far vedere la sua vicenda l’unico modo di superare il trauma e giustificare la propria esistenza.

Obiettivo del progetto

Europa, frontiere, accoglienza, diritto d’asilo e integrazione: argomenti su cui oggi l’Europa continua a interrogarsi. Una riflessione non solo determinata dalla pressione quotidiana verso i suoi confini/frontiere, ma anche dai numeri rilevanti della popolazione migrante già accolta nei vari territori nazionali.

Favorire una corretta informazione e la conoscenza del fenomeno “rifugiati”, promuovendo i valori di una cultura di accoglienza quale terreno fertile per un’integrazione partecipata è ciò che ci si auspica con la realizzazione di Okike.

Legato al progetto c’è un Crowdfunding per contribuire alla divulgazione di questo bel messaggio. Che dite, li aiutiamo?

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