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Mostre a Genova: l’arte culinaria giapponese fino a giugno 2016

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Mostre a Genova: l’arte culinaria giapponese fino a giugno 2016

mostra giappone

di Redazione | @travelglobemag

Lacche, stampe, porcellane e dipinti: 150 opere compongono la mostra Tabemono No Bi bellezza, gusto e immagine della tavola giapponese, che è tra le mostre a Genova da vedere.

Fino al 26 giugno 2016, presso il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, sarà possibile ammirare i pezzi d’arte che celebrano la cucina giapponese, con particolare attenzione alla tradizione kaiseki di Kyoto, che nel 2014 è stata inserita nel  Patrimonio Intangibile dell’Umanità UNESCO.

La cucina giapponese che conosciamo oggi non ha origini aristocratiche, ma deriva dall’evoluzione della cucina borghese del XVII secolo nella capitale shogunale di Edo – l’odierna Tokyo – dove era abitudine andare al ristorante per cena e dove nacquero i primi ristorantini monocibo per sfamare operai e muratori impegnati nella ricostruzione della città dopo un disastroso incendio.

Se si pensa alla gastronomia nipponica, inoltre, è impossibile non soffermarsi sulla bellezza dei suppellettili e all’eleganza dei servizi da tavola. Questo e molto altro, viene raccontato nella mostra a Genova: un’occasione per imparare qualcosa in più sull’alimentazione tipica – complice della longevità del popolo giapponese – e sull’importanza di tutto ciò che ruota intorno alla cucina.

Una mostra che rivela il gusto della bellezza e la raffinatezza della tavola giapponese, temi di assoluta attualità.

La mostra è disposta in sei sezioni:

1. Introduzione. Washoku, la cucina giapponese. Il cibo nell’antichità giapponese. Influenze dello Shintō e del Buddhismo sulle abitudini e i tabù alimentari giapponesi. Divinità del mare, dei campi e della cucina.

2. Ricchezze delle acque, dei campi e dei monti. Pesci, pescatori e mercati ittici. Riso e sake. Prodotti dei campi coltivati, dei boschi e dei monti.

3. Suppellettili giapponesi da pasto in lacca e porcellana. La tavola in casa. Gioire della natura e mangiare: suppellettili per merende e picnic.

4. Case da tè e ristoranti alla moda nel periodo premoderno. Locali di ristoro nella capitale shogunale Edo.

5. Yoshoku, i cibi occidentali e i forestieri in Giappone. Ricette d’importazione nel Giappone del secolo XVI. La tavola occidentale in Giappone e gli Olandesi di Dejima. Suppellettili da esportazione per la tavola occidentale. L’apertura del Giappone alle relazioni internazionali alla metà del secolo XIX: i residenti stranieri di Yokohama a tavola visti dai Giapponesi. “Mangiar carne per illuminarsi”: le nuove abitudini alimentari di origine occidentale nel periodo Meiji (1868-1912).

6. Chanoyu e sencha. Chanoyu, la cerimonia del tè classica e le sue tradizioni artistiche e collezionistiche. Sencha, il tè infuso alla maniera cinese: gli adepti nell’ambiente dei letterati bunjin e le suppellettili di gusto cinese.

Orario di visita: Da martedì a venerdì 8.30-18; sabato e domenica 9.30-18.30; chiuso il lunedì.

Link: Tabemono No Bi bellezza, gusto e immagine della tavola giapponese

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