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Lugano: apre il LAC, nuovo centro di arte e cultura

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Lugano: apre il LAC, nuovo centro di arte e cultura

[b]di Federico Klausner[/b]

Si inaugura oggi 12 settembre a Lugano, con tre fine settimana di festeggiamenti, il LAC (Lugano Arte e Cultura), nuovo [b]centro culturale[/b] dedicato alle [b]arti visive, alla musica e alle arti sceniche[/b], destinato a diventare uno dei punti di riferimento della Svizzera. Firmato dall’architetto ticinese [b]Ivano Gianola[/b], la cui opera si distingue per il forte legame dei suoi progetti architettonici con l’ambiente in cui sono inseriti, il LAC non presenta una separazione fisica tra le vie della città e l’edificio. Come la strada e la piazza, anche il piano terreno del LAC è pensato per essere accessibile a tutti. Il progetto della struttura che ospita il museo, sollevata da pilastri, non chiude lo spazio in un perimetro definito, ma lo apre verso il lago.

[b]L’INTERNO[/b]

I visitatori sono accolti in un’[b]ampia hall[/b] di 650 mq, pensata come una grande finestra che rende appena percepibile il limite tra interno ed esterno. Uno spazio percorribile come una normale via urbana per spostarsi da una parte all’altra della città. Il volume di 180’000 mc comprende un’innovativa[b] sala teatrale e concertistica[/b] da 1000 posti, interamente rivestita in legno e dotata di una speciale conchiglia acustica modulare e rimovibile, che sarà la sede principale delle stagioni di LuganoInScena e di LuganoMusica (la nuova denominazione di Lugano Festival) alle quali si affiancheranno le attività della Compagnia Finzi Pasca e dell’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), come pure parte della stagione concertistica della Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana (RSI). A fianco ad essa un [b]importante spazio museale[/b] ed espositivo – il futuro Museo d’Arte della Svizzera italiana, nato dall’unione tra il Museo cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della Città di Lugano. I suoi tre piani espositivi ospiteranno la Collezione permanente della Città di Lugano e del Cantone Ticino, mostre temporanee e installazioni site specific oltre a diverse sale modulabili e polifunzionali per eventi artistici e non. [b]L’intera superficie costruita è pari a circa 29’000 mq[/b], oltre alla grande piazza antistante, al parco retrostante e soprattutto ai gioielli architettonici già presenti o rinnovati, come l’importante chiesa di Santa Maria degli Angioli, che contiene affreschi cinquecenteschi di Bernardino Luini, il convento francescano e l’annesso chiostro. La combinazione di antico e moderno è una caratteristica del LAC. I [b]vincoli di mantenimento [/b]originario delle facciate dell’ex Grand Hotel Palace e dei resti del convento e del chiostro sono stati fondamentali per lo sviluppo del progetto. Questa parte della città rivive non solo grazie ai nuovi edifici ma anche alle parti storiche che riacquistano la loro funzione.

[b]LE MOSTRE [/b]

Quattro le mostre di apertura del LAC: Orizzonte Nord-Sud. Protagonisti dell’arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960, LAC, dal 12 settembre 2015 al 10 gennaio 2016. Anthony McCall. Solid Light Works, LAC dal 12 settembre 2015 al 31 gennaio 2016. In Ticino. Presenze d’arte nella Svizzera italiana 1840-1960, Palazzo Reali, dal 12 settembre 2015 al 28 febbraio 2016. Teatro di Mnemosine. Giulio Paolini d’après Watteau, Spazio -1 Collezione Giancarlo e Danna Olgiati dal 12 settembre 2015 al 10 gennaio 2016. Consultare il sito [url”www.masilugano.ch”]www.masilugano.ch[/url]

[b][url”LAC Lugano Arte e Cultura”]http://www.luganolac.ch/ [/url][/b], Piazza Bernardino Luini 6, CH – 6901 Lugano t. +41 (0)58 866 4200
[b]Orari[/b]: Sabato 12 settembre 2015: 10:30 – 22:00, martedì, mercoledì e domenica: 10:30 – 18:00, giovedì, venerdì e sabato: 10:30 – 20:00. Lunedì chiuso
[b]Ingressi[/b]: Intero: chf 15. Ridotto 10. Ingresso gratuito per i minori di 16 anni, la prima domenica del mese, sabato 12 e domenica 13 settembre 2015. Biglietto combinato con l’esposizione “In Ticino”, Palazzo Reali: Intero: chf 18. Ridotto 12.L’acquisto del biglietto dà diritto all’ingresso all’esposizione “Anthony Mc Call. Solid Light Works” e all’installazione di Zimoun.

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