di Francesca Spanò | @francynefertiti
Un evento atteso, ogni volta, come se fosse la prima e in grado di attirare tantissimi turisti. L’Epifania, nella regione del Baden-Württemberg – Land nel sud-ovest della Germania, precisamente nell’area della Foresta Nera, diventa l’inizio del carnevale svevo-alemanno. Il “Fasnacht“, racchiude una serie di appuntamenti interessanti che affondano le radici in antiche tradizioni medievali. Questo arricchisce la kermesse di grande simbolismo ed è facile incontrare per le strade personaggi evocativi e curiosi. In buona parte, però si tratta di figure intagliate nel legno e dipinte a mano, sempre uguali, che si tramandano da generazioni.
I festeggiamenti vengono preparati tutto l’anno e le famiglie sono organizzate in corporazioni carnevalesche. La loro storia è raccontata attraverso musei a tema a a Donaueschingen, Elzach, Bonndorf e Bad Dürrheim, visitabili tutto l’anno.
A Rottweil ci sono i “folli”
In questa cittadina medievali, ci sono le maschere dei “Narren”, ossia dei folli, e il loro corteo, il “Narrensprung”. A febbraio il lunedì delle rose e al martedì grasso, sfileranno a partire dalle otto del mattino e saranno circa tremila maschere. Fino alle 18 reciteranno le loro vicissitudini. A Gengenbach, tre settimane prima delle ceneri, c’è lo “Hemdeglunker” durante il quale gli abitanti vanno in giro con lunghe camicie da notte bianche, foulard rossi al collo, calze a righe rosse e scarpe di paglia. Prendono parte ad un corteo verso la la torre Niggelturm, per risvegliare con grande clamore di tamburi, piatti e trombe lo “Schalk”, il giullare di Gengenbach. Con lo “Straßenfasend”, ci si ritrova nelle osterie locale e nel mercoledì delle ceneri, si assiste al rogo dello Schalk nella Niggelturm.
“Buurefasnet” e “Morgestraich”
A Weil am Rhein, cittadina tedesca sulla sponda orientale del Reno, la domenica dopo il Mercoledì delle ceneri c’è il “Buurefasnet”. Il lunedì successivo è la vicina Basilea a festeggiare con il suo “Morgestraich.
