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L’Arco di Trionfo di Parigi impacchettato da Christo: ecco le date per vederlo

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L’Arco di Trionfo di Parigi impacchettato da Christo: ecco le date per vederlo

di Redazione | @travelglobemag

Dal 19 settembre al 4 ottobre 2020 Parigi aggiungerà qualcosa di nuovo alla sua già nota bellezza. Il celebre land artist Christo, infatti, rivestirà l’Arco di Trionfo con 25.000 mq di tessuto blu argentato, realizzato in polipropilene riciclabile, e 7.000 metri di corda rossa.

Una mostra a Parigi

L’impacchettamento dell’Arco di Trionfo, inaugurato nel 1836, è solo un’installazione collaterale ad affiancare una grande mostra al Centre Pompidou con cui la città celebrerà il periodo parigino dell’artista, che torna dopo 35 anni. A Parigi l’artista e la compagna Jeanne-Claude lavorarono già nel 1985, avvolgendo di tessuto il Pont-Neuf.

Dopo lo splendido Floating Piers, che fece camminare sulle acque del lago di Iseo milioni di persone, Christo continua a produrre idee geniali nonostante la mancanza della moglie, deceduta ormai da 10 anni, sua partner lavorativa.

Inizialmente l’installazione avrebbe dovuto realizzarsi tra il 6 e il 9 aprile del 2020, ma i danni provocati dai gilet gialli al monumento hanno causato un ritardo per avere il tempo di effettuare i restauri.

L’opera verrà interamente finanziata dall’artista che, come sempre, raccoglierà i fondi vendendo studi preparatori, disegni, collage di progetti e modelli, opere degli anni Cinquanta e Sessanta e litografie originali dedicate ad altri soggetti.

Chi è Christo

Christo è lo pseudonimo dello scultore bulgaro Christo Javachev. Dopo aver studiato a Sofia, Praga e Vienna, giunse a Parigi nel 1958, legandosi al gruppo del Nouveau réalisme; nel 1964 si è trasferì a New York. Insieme alla la moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, deceduta nel 2009, è considerato uno dei più significativi esponenti della land art ed è noto in particolare per i suoi progetti di impacchettamento di celebri edifici pubblici come un grattacielo di Manhattan, la fontana della piazza principale di Spoleto, il monumento a Vittorio Emanuele II a Milano, Porta Pinciana a Roma e il Reichstag di Berlino.Tra le sue installazioni non mancano gli scenarî naturali come Wrapped Cost, Little Bay (Sidney, 1969),  Valley Curtain, Colorado, 1972; Running Fence, California, 1976; Surrounded Islands, Miami, 1984; The Gates, Central Park, New York, 2004-05.

L’ultima opera risale al 2018 quando ha allestito, nel lago Serpentine di Hyde Park a Londra, The London Mastaba, struttura galleggiante composta da 7506 barili colorati poggianti su una piattaforma di cubetti di plastica.

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