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La Terra incontra il mare: alla scoperta del Mediterraneo, tra le acque della Sicilia occidentale

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La Terra incontra il mare: alla scoperta del Mediterraneo, tra le acque della Sicilia occidentale

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Il Mediterraneo è un libro di storie che non smetteranno mai di essere scritte e tra le onde blu cobalto in disordinato susseguirsi, il profumo di sale sembra provenire da un effimero inchiostro pronto a raccontare un passato lungo oltre tremila anni. Le acque increspate sono fogli di carta sempre in cerca di una penna che ne fermi per sempre l’attimo, sin da quando è diventato crocevia di scambi culturali e commerciali e luogo di transito di dominazioni che hanno dato vita a quell’identità unica che i siciliani difendono con grande orgoglio. E in questo immenso scrigno di biodiversità unica al mondo, al saluto di cinque piccoli delfini che guizzano liberi verso l’orizzonte, Donna Rosa 2.o è pronta a salpare.

A bordo, un equipaggio formato da dieci donne più il capitano e il marinaio, in attesa di un viaggio emozionante lungo la costa della Sicilia occidentale (tra le ragazze anche la giovane chef Elena Amico, proprietaria del Sesto Canto, piazza Sant’Oliva 26, dove con il suo staff propone cucina siciliana creativa in un locale moderno allietato da musica jazz). Potrebbe sembrare il capitolo iniziale di un libro di avventure, invece è il racconto della nuova edizione de La Terra Incontra il Mare, appena conclusa, ma ancora viva nel cuore dei partecipanti. Per una volta nessuna storia di migranti e dolore, ma solo bellezza e valorizzazione di un territorio considerato strategico da sempre. Un’autentica via di comunicazione di “Saperi e Sapori” che hanno reso questa “Grande Madre” dei popoli, la culla della civiltà moderna.

Un progetto itinerante che viaggia a ritmo di cuore

La Terra incontra il mare è un progetto che nasce dal sentimento profondo che lega Manfredi Barbera, il re dell’olio della Trinacria e amministratore unico dei Premiati Oleifici Barbera, un’azienda fondata nel 1894, alla sua terra. L’iniziativa (periodica e adesso itinerante), che lo eleva quasi a un moderno Poseidone pronto a conquistare il mare, intende esaltare questo bene dell’umanità e promuovere la costa occidentale e le sue eccellenze agroalimentari riconosciute in ogni dove.

Dal 22 al 29 settembre scorsi, a tal proposito, i migliori prodotti “di mare e di terra”locali sono stati imbarcati sulla barca a vela per una degustazione lungo la rotta aperta sia a bordo che in tutti i porti dove ha attraccato il Donna Rosa.  Il tour ha avuto inizio da Palermo per spostarsi fino a Ustica con la sua Riserva Marina,  passando dalla Riserva di Capo Gallo fino a Isola delle Femmine. Il giorno successivo la barca si è fermata a Castellammare del Golfo.

Da qui ha proseguito poi verso Scopello, la Riserva dello Zingaro e Monte Cofano fino ad attraccare a San Vito Lo Capo, con il suo Cous Cous Fest, il festival internazionale di questa delizia culinaria che unisce popoli e culture diverse a tavola. Un concetto che si sposa a meraviglia con la filosofia de “La Terra incontra il mare” e di tutte le aziende che hanno aderito a questa nuova edizione (Pandittaino-Oro di natura, Chiarelli tenute agricole bio, Zappalà. Coalma e Mare Puro, oltre ovviamente agli oleifici Barbera).

Proprio a San Vito, il 25 settembre, lo chef della Federazione Italiana Cuochi, Seby Sorbello, si è esibito in un Cooking Show che ha esaltato in versione originale tutte le specialità dell’isola e della barca a vela.Il ritorno veleggiando verso Palermo è stato accompagnato dagli scenari di Punta Raisi (dove si trova anche l’aeroporto Falcone e Borsellino), Cinisi, Capaci e Carini per poi ripartire verso Mondello dove il viaggio si è concluso. Alle emozioni di un giro speciale si sono aggiunte due serate uniche: la prima alle Grotte di Scurati, un antico insediamento preistorico e un geosito speleologico. Sorge vicino al comune di Custonaci ed è noto per il famoso presepe vivente. All’interno si trova  un piccolo borgo di case, abitato dal 1819 fino alla metà del ‘900. In quella occasione tutto l’equipaggio è sceso dal Donna Rosa per gustare una cena tipica godendo dell’abbraccio di questo imponente complesso naturalistico. La sera successiva, il 26, l’incontro è stato sempre in località Custonaci, all’interno degli stabilimenti Barbera, per una cena sotto le stelle dopo aver assistito alla molitura delle olive.

I tesori di Sicilia

La Sicilia è un immenso tesoro di flora e fauna molto rare, così come l’intero Mediterraneo, con il suo patrimonio rappresentato da oltre 500 specie di pesci, decine di specie di molluschi e crostacei e una straordinaria quantità di specie vegetali. La Trinacria, in particolare, rientrando in questo territorio, è particolarmente votata alla pesca ma anche all’artigianalità, alla biodiversità e alla biodiversità  al fine di salvaguardare i pescatori, il tessuto sociale marinaro e le loro radici storiche.

Con La Terra e il Mare, l’idea è quella di salvaguardare e diffondere l’affascinante storia locale che si perde nei millenni. In più, tende a valorizzarne i prodotti tradizionali, partendo dall’olio d’oliva un vero emblema della cultura mediterranea e puntando proprio sul connubio “terra e mare”fatto di natura, arte, storia e monumenti.

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