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Egitto, la piramide romboidale finalmente aperta ai turisti

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Egitto, la piramide romboidale finalmente aperta ai turisti

di Redazione | @travelglobemag

La piramide di Snefru, molto nota perché dalla curiosa forma romboidale, finalmente è visitabile. Una novità assoluta dopo cinquanta anni di sorveglianza armata: ora, apre ai turisti, per la prima volta dal 1965 assieme al suo suo satellite, la necropoli di Dahshur. L’opera si trova in Egitto e la sua datazione è di circa 4mila anni. Quando fu scoperta, al suo interno e nell’area circostante furono trovati diversi altri reperti importanti come maschere funerarie e anche mummie. In realtà, molte di esse risalivano a epoche più recenti della costruzione, ma hanno aiutato gli esperti a datarla.

La storia, le curiosità

Fino ad oggi sul sito si poteva arrivare, scattare una foto a una certa distanza ma nulla di più perché era stato dichiarato zona militare. Solo gli studiosi si erano potuti avvicinare nel 1996, ma per i visitatori rappresentava appena una sosta in pullman per spiegare l’evoluzione delle tombe egizie che proprio da qui hanno avuto una grande attenzione architettonica. La piramide di Snefru fu fatta costruire intorno al 2600 avanti Cristo dal faraone Sneferu e rappresentava già una versione più moderna rispetto a quelle a gradoni. La sua altezza totale è di 101 metri con i lati di calcare bianco. Il dato curioso è che prima forma un angolo di 54 gradi e poi si abbassa a 43, per evitare il crollo e questo regala alla piramide una curiosa forma romboidale. Nonostante la novità gli scavi continueranno, ma nel frattempo sono stati risistemati un  corridoio di 80 metri che porta alla camera di sepoltura e un altro passaggio che conduce ad una sala dove sono stati sarcofagi e tesori. Più piccolo ma in buono stato il suo satellite, la necropoli di Dashur.

Photo Credit: Wikipedia su Wikimedia Commons

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