di Francesca Spanò | @francynefertiti
Un progetto speciale tutto per la Cambogia, da parte della Corea del Nord. Ad Angkor, famoso e spettacolare sito archeologico, infatti, è stata inaugurata da poco una esposizione permanente che è destinata a far parlare di sé.
L’Angkor Museo Panorama è un vero tributo alla capitale Khmer. Del resto non è una novità che dal IX al XV secolo, è stata una città di importanza mondiale. Il dato curioso è che, però, quasi tutti gli elementi presenti arrivano dallo studio artistico Mansudae, coreano appunto.
L’iniziativa che ha avuto un costo totale di 24 milioni, ha mostrato una nuova luce su di un tratto di mondo, negli ultimi anni piuttosto controverso. Come è noto, infatti, la dittatura coreana ad intermittenza e le minacce sul nucleare, stanno creando da tempo grande scompiglio in tutto il pianeta. Ad ogni modo, però, esistono pure progetti di questo genere, in grado di farne parlare con differente tenore.
Ci sono voluti cinque anni per realizzare l’opera e tra le peculiarità c’è un dipinto di 123 metri che raffigura il glorioso impero di Angkor nel 12° secolo. Vengono raffigurate oltre 45.000 figure umane, in modo particolarmente dettagliato. Scondo Yit Chandaroat, il direttore del museo, si tratterebbe del più grande dipinto in Asia orientale, come rivela pure un rapporto da Al-Jazeera. Il dipinto richiesto lo sforzo di 63 artisti, e ci sono voluti 12 mesi per concluderlo.
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