Cerca
Close this search box.
Val d’Ultimo: le antiche vie dei Masi

DatA

Val d’Ultimo: le antiche vie dei Masi

di Silvana Benedetti

Il cielo è terso, l’aria limpida e mite. Il primo incontro è con un silenzio inaspettato, che lascia protagonista la natura, immensa e incontaminata. L’odore è quello del fieno appena tagliato e delle erbe aromatiche, stuzzicanti accordi olfattivi per le narici. Qui il tempo si dilata e si misura con le lancette della lentezza. Ci troviamo nella [b]Val d’Ultimo[/b], una delle valli più genuine e autentiche dell’Alto Adige. Il turismo di massa, con la complicità degli abitanti del luogo, non ha ancora scoperto questo gioiello incastonato tra le montagne altoatesine. La Val d’Ultimo si sviluppa a sud di Merano per circa 40 chilometri in uno scenario paesaggistico impreziosito da laghetti di montagna e a valle, un patrimonio naturale incorniciato da fitti boschi, dolci pendii e delicati contorni di alpeggi, in netto contrasto con le vette maestose del Gruppo dell’Ortles sud-orientale, che si stagliano fiere nel cielo cobalto. Una parte della Val d’Ultimo appartiene al Parco Nazionale dello Stelvio dove la natura regna protetta e sovrana. Una realtà fatta di tradizioni ancora vive e perfettamente conservate, sopravvissute indenni al progresso sconsiderato. Ne sono testimoni simbolici i larici millenari di Santa Geltrude, alcuni alti ben 28 metri con un diametro di 8,20 metri, dichiarati [b]patrimonio naturale dall’UNESCO[/b], che rappresentano le più antiche conifere d’Europa.

[b]PICCOLI CENTRI DI GRANDE INTERESSE[/b]

Il comune principale della valle è quello di Ultimo, anche se all’interno della conca si adagiano altri 4 centri abitati: San Pancrazio, Santa Valburga, San Nicolò e Santa Gertrude deliziosi paesini dall’atmosfera bucolica, ma al contempo ricchi di monumenti storici. A San Pancrazio vale sicuramente una visita la “casetta sul masso”, l’unica salvatasi dall’inondazione del 1882, mentre appena fuori del paese si ergono le rovine del Castello di Eschenlohe e si trovano i Bagni di Mezzo, rinomate fonti termali frequentate in passato da personaggi illustri quali l’Imperatrice Elisabetta d’Austria, Otto von Bismarck e Thomas Mann.

[b]ARCAICI MASI, PATRIMONIO AMBIENTALE[/b]

Una delle maggiori attrattive del luogo sono gli antichi Masi, bellissimi e dal fascino incontrastato, con i loro caratteristici tetti a scandole, abbracciati da prati e boschi di larici. Il contesto rurale montano è punteggiato da questi piccoli regni indipendenti, sparsi nelle praterie assolate. Tesori secolari, in pietra e legno, che arricchiscono il paesaggio offrendo un’impronta inconfondibile al quadro ambientale. Essenziali per conoscere l’anima, la cultura e le tradizioni contadine del territorio. In molti masi si possono gustare specialità gastronomiche tipiche della cucina rustica locale e tradizionale. Per Merano e i suoi dintorni, ma anche in tutto l’Alto Adige, i prodotti dei masi rappresentano un’immensa risorsa sia per l’economia, sia per il turismo. Un vero patrimonio di profumi e di sapori.

[b]MASO ULTNERHOF[/b]

Posizionato nell’idilliaco villaggio di Santa Gertrude a 1500 metri d’altezza, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, il maso della famiglia Bertagnolli-Vicenzi, dispone di gradevoli stanze arredate con mobili in legno naturale recuperato, realizzati dai mastri falegnami della valle. C’è anche un’area wellness con sauna finlandese, bagno turco e zona relax. Per colazione sulla tavola, insieme alle molte prelibatezze, latte fresco biologico, prodotto dalle mucche del maso. Per cena specialità tirolesi come speck e formaggi, accompagnati da pani tipici, verdura dell’orto, torte e gli immancabili canederli, nelle diverse specialità. Tutto rigorosamente fatto in casa. [url”Albergo Ultnerhof”]www.ultnerhof.com [/url] *** Bertagnolli-Vicenzi – I-39016 Ultimotal

[b]MASO UNTERSCHWEIG[/b]

Tradizionale maso in legno massiccio con tetto in scandole, è uno dei masi più alti: si trova a 1700 metri. Dal 1993 lavorano tutto il loro latte per farne formaggio. Formaggio di montagna, formaggio alle erbe, formaggio al pepe, formaggi a pasta molle, burro o yogurt. Tutti i prodotti sono biologici. Per chi ne ha voglia c’è la possibilità di stare in cucina per imparare a preparare il pane o il formaggio.
[url”Bio-Hof Unterschweig”]www.uab.it/unterschweig[/url] – Fam. Alois Berger – 39016 San Nicolò 267

[b]I MASI DELLA VICINA ALTA VAL DI NON[/b]

Non meno suggestivi e tipici sono i masi della vicina Alta Val di Non , con i suoi centri principali San Felice, Lauregno, Proves e Senale, noto luogo di pellegrinaggio.

[b]Maso Widumhof[/b]: La famiglia Kofler al Widumhof, possiede il tipico maso contadino sudtirolese di montagna. Nella stalla si trovano bovini, vitelli e le vacche da latte che ogni giorno forniscono latte fresco di qualità e molti altri prodotti genuini. Nello “Speckkeller”, (cantina dello speck) si può conoscere da vicino l’antica tradizione culinaria dello speck contadino, un luogo intriso dai profumi delle spezie utilizzate per l’affumicatura. Presso la bottega del maso sono in vendita altri prodotti coltivati direttamente nelle campagne di proprietà e i salumi di casa Widumhof quali: “Kaminwurzen” (salcicce affumicate tirolesi), il prosciutto al fieno, la Mezzena, salame al dente di leone, mortandela.
Widumhof – 39010 Senale – San Felice (BZ) – E-mail: eugen.kofler@bb44.it

[b]Il Maso Raotnocker[/b]: Il maso Raotnocker si trova in zona tranquilla a 1330 m di altitudine, a 15 min dal Santuario di Madonna di Senale. Si può raggiungere a piedi, in macchina oppure con minibus in ogni stagione. L’ azienda è specializzata nell’allevamento di bovini, nella coltivazione di cereali e nella lavorazione del latte e produzione di pane in forno a legna, seguendo un’antica ricetta contadina che si tramanda da generazioni. Da molti anni nei campi della fattoria si coltivano cereali come il grano e la segale che poi vengono lavorati in farina nel mulino di famiglia, che lavora ancora a pieno ritmo. E’ possibile assistere alla lavorazione del grano e fermarsi per una degustazione di formaggi freschi e pane di segale, acquistabili anche nella piccola bottega del maso.

Roatnockerhof – Fam. Margareth e Georg Weiss – 39010 Senale – San Felice
E-mail: weiss.georg@bb44.it

[b]UNA NOTA DI COLORE GIALLO[/b]

Giallo come il sole, selvatico e saporito, ogni anno a primavera il [i][b]dente di leone[/b][/i] diventa protagonista in Alta Val di Non di un grande festival culinario: le settimane del dente di leone. Davanti a un paesaggio dominato dai colori-giallo verdi, da oltre 20 anni , per due settimane, i paesini della vallata sono invasi da migliaia di amanti della buona cucina attirati dal suo sapore lievemente speziato che stimola i cuochi della valle. I ristoranti fanno a gara per offrire agli ospiti il meglio delle loro pietanze a base di tarassaco appena raccolto, portando in tavola anche una bella porzione di salute. I conoscitori infatti sanno che questa pianta selvatica è non solo una fonte di vitamina C, ma è anche ricca di potassio e ferro e le sue sostanze amare hanno un effetto benefico sulla salute. Il dente di leone cresce nei prati a bassa concimazione dell’Alta Val di Non.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati